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Alberto Pinton e il Questionario di Proust

L'atteggiamento ottimistico é un work in progress, che sto imparando a maneggiare, anno dopo anno.
Alberto Pinton: Intenzione e ambizione di creare musica mia, che rifletta la mia esperienza personale, quello che jazz, composizione e improvvisazione significano per me.
AAJI: La qualità che desidero nei musicisti che suonano con me.
A.P.: Totale libertà espressiva, modestia artistica, volontà di collaborazione per creare insieme musica immediata, immersa nel momento.
AAJI: Come musicista, il momento in cui sono stato più felice.
A.P.: Forse quando

Kenny Wheeler
flugelhorn1930 - 2014
AAJI: Come musicista, il mio principale difetto.
A.P.: La costante autocritica. Ogni tanto mi farebbe bene "lasciar andare."
AAJI: La mia più grande paura quando suono.
A.P.: Sinceramente non sento mai paura, quando è ora di suonare, in scena o durante le prove; indipendentemente dalla situazione artistica la paura non è mai un sentimento presente. Forse che i decenni di studio e preparazione, e la quantità di concerti suonati, hanno creato una certa tranquillità interiore?
AAJI: Sogno di suonare.
A.P.: Più spesso come bandleader, riuscire ad organizzare tour per presentare la mia visione ad un pubblico interessato ed aperto. ? sempre stato ed è ancora difficile per me trovare riscontro in organizzatori interessati a presentare i miei gruppi.
AAJI: La mia fonte di ispirazione.
A.P.: La vita, sebbene forse suoni come cliché. Dalla serenità e solitudine contemplativa in mezzo alla natura, a momenti caotici in una grande città, a persone, situazioni, scene, emozioni. I miei due figli, oggi adulti.
AAJI: I miei musicisti preferiti.
A.P.: Troppi per elencarli tutti, ma alcuni:

Ornette Coleman
saxophone, alto1930 - 2015

Hamiet Bluiett
saxophone, baritone1940 - 2018

Steve Reich
composer / conductorb.1936

Joe Henderson
saxophone1937 - 2001

John Coltrane
saxophone1926 - 1967

Tim Berne
saxophone, altob.1954

Vinny Golia
woodwindsb.1946

Charles Ives
composer / conductor1874 - 1954

Jimmy Giuffre
clarinet1921 - 2008

Eric Dolphy
woodwinds1928 - 1964

Charles Mingus
bass, acoustic1922 - 1979

Steve Lacy
saxophone, soprano1934 - 2004

Roscoe Mitchell
saxophoneb.1940
AAJI: I miei dischi da isola deserta.
A.P.: Charles Mingus MingusMingusMingusMingusMingus, Tim Berne Mutant Variations,

Hamiet Bluiett
saxophone, baritone1940 - 2018
AAJI: La canzone che fischio sotto la doccia.
A.P.: Se e quando fischio o canto, di solito sono idee mie che cerco di sviluppare.
AAJI: I miei pittori preferiti.
A.P.: Mark Rothko, Lucio Fontana, Olle Bonniér (un artista svedese, scomparso da poco).
AAJI: I miei film preferiti.
A.P.: "Il Cacciatore," "Il Maratoneta," "Il Coltello nell'Acqua."
AAJI: I miei scrittori preferiti.
A.P.: Leggo di tutto, da romanzi a thriller, preferibilmente in lingua originale. Alcuni nomi: Paul Auster, Dino Buzzati, Franz Kafka, Lee Child, Charles Bukowski, Haruki Murakami, Henry Miller, John Steinbeck.
AAJI: La mia occupazione preferita.
A.P.: Quando sono seduto davanti ad un pianoforte, con carta da musica e penna, e le idee escono, ed il tempo scorre inosservato.
AAJI: Il dono di natura che vorrei avere.
A.P.: L'ottimismo, innato. Nel mio caso l'atteggiamento ottimistico è un work in progress, che sto imparando a maneggiare, anno dopo anno.
AAJI: Nella musica, la cosa che detesto di più.
A.P.: L'ego. La musica, il risultato, deve venire prima della propria "esposizione," in qualsiasi contesto.
AAJI: Gli errori musicali che mi ispirano maggiore indulgenza.
A.P.: Normalmente non reagisco ad eventuali errori, a parte quando sono il frutto di disattenzione o atteggiamento svogliato da parte di altri musicisti. Per me personalmente ogni concerto o prova è momento di totale immersione e concentrazione, normalmente sono letteralmente vuoto, dopo un concerto.
AAJI: Il pezzo che vorrei venisse suonato al mio funerale.
A.P.: Haha, non ci ho mai pensato, ma al momento "Quiet City" di Aaron Copland, oppure, se jazz, "Mode for Joe" di

Joe Henderson
saxophone1937 - 2001
AAJI: Lo stato attuale della mia attività musicale.
A.P.: ? uscito a gennaio, per l'etichetta svedese Moserobie Music Production, Resiliency, il mio ultimo lavoro di musica originale, quartetto con me al sax baritono, clarinetti e composizione, Niklas Barn? alla tromba, Torbj?rn Zetterberg al basso e Konrad Agnas alla batteria. Recensito positivamente, sto cercando di promuoverlo. Abbiamo del lavoro in autunno qui in Svezia, e un tour in Giappone in primavera, uno in USA e Canada in estate, se tutto va in porto. Suonare in Italia sarebbe meraviglioso! Poi partecipazioni a concerti, festivals e registrazioni come sideman di vari gruppi, dal quintetto alla big band.
AAJI: Il mio motto.
A.P.: Lo dico in dialetto veneto: Darghea sempre! (darcela sempre, in italiano) nel senso di continuare a crescere, svilupparsi, imparare, con energia e dedizione.
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Instrument: Saxophone, baritone
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