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Dino Betti van der Noot: Two Ships in the Night
ByDino Betti van der Noot
composer / conductorb.1936
Stavolta il titolo dell'album, che è poi quello dell'ultimo brano in programma, da un lato rimanda alla tragica attualitàle navi di migranti e quelle di coraggiosi che tentano di salvarli dal naufragiodall'altro rinvia a una poesia dell'ottocentesco scrittore statunitense Henry Wadsworth Longfellow, che fa delle navi che si incrociano nella notte la metafora della vita umana. Ma non mancano altri riferimenti, come quello all'amato Shakespeare, che da La tempesta offre il titolo del terzo brano, A Thousand Twangling Instruments.
Per venire più direttamente alla musica, la formazione che interpreta le composizioni è come al solito ampiastavolta ventuno elementi, ai quali si aggiunge
Lo si apprezza fin dalla prima composizione, la notevole The Deafening Silence of the Stars, nella quale emerge subito il ruoloin certo modo contrastanteche in questo disco giocano il basso elettrico di

Gianluca Alberti
bass, electricNiccolò Cattaneo
pianoLuca Gusella
vibraphoneAlberto Mandarini
trumpetSandro Cerino
saxophone, alto? solo l'inizio di un disco che si articola in sei brani per complessivi sessantasette minuti, stilisticamente coerenti ma anche aperti a situazioni diverse, come le storie da raccontare: incalzante e dinamicamente sostenuta Those Invisible Wings, con un potente lavoro del basso e dei fiati, ma che comunque si apre anche a momenti lirici e sospesi; cantabile e, come da titolo, ricchissima di suoni scintillanti A Thousand Twangling Instrumensts, rielaborazione di un'antica composizione di Betti van der Noot, che si avvale molto della presenza di Sanesi; lirica e delicata Blue Gal of My Life, dedicata alla moglie; più sostenuta e a momenti impetuosa Something Old, Something New: Somehow Blues; infine, pensosamente lenta la conclusiva composizione eponima, che giustamente invita alla riflessione sulla citata metafora esistenziale offerta dalle navi nella notte.
Ma il disco è in ogni parte di alto livello, ricco di episodi gustosi offerti dai solisti, che si alternano tutti con grande bravura e tra i quali spiccanocome spesso nei lavori di Betti van der NootMandarini, Cerino,

Emanuele Parrini
violinGiulio Visibelli
saxophone, tenorVincenzo Zitello
harpAncora una volta un lavoro di eccellenza, dunque, da parte dell'ottantatreenne compositore, autore di musica sempre inconfondibile, unica nel panorama non solo nazionale e, per questo, assolutamente necessaria.
Album della settimana. ">
Track Listing
The Deafening Silence of the Stars; Those Invisible Wings; A Thousand Twangling Instrumensts; Blue Gal of My Life; Something Old, Something New: Somehow Blues; Two Ships in the Night.
Personnel
Dino Betti van der Noot
composer / conductorGiampiero LoBello, Alberto Mandarini, Mario Mariotti, Paolo De Ceglie: trumpet and flugelhorn; Luca Begonia, Stefano Calcagno, Enrico Allavena: trombone; Gianfranco Marchesi: bass trombone; Sandro Cerino: flutes, bass clarinet, alto saxophone; Andrea Ciceri: alto saxophone; Giulio Visibelli: flute, tenor saxophone; Rudi Manzoli: tenor saxophone; Gilberto Tarocco: clarinet, baritone saxophone; Luca Gusella: vibes, MalletKAT; Emanuele Parrini: violin; Niccolò Cattaneo: piano; Filippo Rinaldo: keyboards; Vincenzo Zitello: harp; Gianluca Alberti: electric bass; Stefano Bertoli: drums; Tiziano Tonni: snare drum, percussions; Federico Sanesi: tabla.
Album information
Title: Two Ships in the Night | Year Released: 2019 | Record Label: Audissea Records
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Instrument: Composer / conductor
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