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Junius Paul: Ism

By Emmanuel Di Tommaso
December 2, 2019
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Il bassista e contrabbassista

Junius Paul

bass, electric

" data-original-title="" title="">Junius Paul rappresenta dagli inizi degli anni 2000 l'anima ritmica della scena jazz di Chicago: gi�� collaboratore di

" data-original-title="" title="">Makaya McCraven in Universal Beings (International Anthem, 2018), uno dei dischi jazz rivelazione degli ultimi anni, Paul �� membro fra i pi�� attivi della Art Ensemble of Chicago e dell'Association for the Advancement of Creative Musicians.

Ism �� il disco d'esordio di Paul come band leader e rappresenta un tributo a quello spirito selvaggio che animava le jam-session del Velvet Lounge, il locale a Sud della citt�� che rappresentava il cuore pulsante della Chicago in Jazz prima che fosse chiuso nel 2010. Ad affiancare Paul c'�� un ensemble di musicisti che hanno condiviso con lui un percorso di crescita umana e musicale coinvolgente un'intera comunit��.

In apertura dell'album, "You Are Free to Chose" �� un collasso avanguardista di suoni che fa da apripista a una prima parte del disco che mostra un'impronta spiritual/psichedelica. Le conversazioni fra il basso di Paul e le batterie di

Vincent Davis

drums

" data-original-title="" title="">Vincent Davis e di Isahia Spencer scolpiscono un architrave ritmico che rimanda a una fusione fra l'R&B sciamanico di

D'Angelo

" data-original-title="" title="">D'Angelo e l'hip-hop di A Tribe Called Quest di Midnight Marauders (si ascolti a riguardo soprattutto "Baker's Dozen" e "As��"). ? il terreno ideale su cui possono insediarsi di volta in volta il piano e il synth di

Jim Baker

piano

" data-original-title="" title="">Jim Baker, i sax di

Rajiv Halim

clarinet

" data-original-title="" title="">Rajiv Halim e di Irvin Pierce, la tromba di

Marquis Hill

trumpet
b.1987

" data-original-title="" title="">Marquis Hill, che in brani come "Bowl Hit," "The One Who Endures" e "Spocky Chainsey Has Re-Emerged" dilatano i tempi ed arricchiscono lo spettro sonoro aprendo la mente dell'ascoltatore a immaginifiche atmosfere lunari. Paul �� capace di dare al basso e al contrabbasso un sound oscuro e ammaliante ed �� a volte lui stesso ad innescare il cambio di ritmo trasformando gli assoli in progressioni anti-melodiche come accade in "Paris" e in "Sprouts."

Nella seconda parte del disco il paesaggio sonoro si complica: entrano in gioco le chitarre di Scott Hesse e di

Shantala Nurullah

" data-original-title="" title="">Shantala Nurullah, le tastiere di William Kirk, la tromba di

Corey Wilkes

trumpet
b.1979

" data-original-title="" title="">Corey Wilkes, il violoncello di

Tomeka Reid

cello

" data-original-title="" title="">Tomeka Reid e le batterie elettro-digitali di

Makaya McCraven

drums
b.1983

" data-original-title="" title="">Makaya McCraven e

Xavier Breaker

drums

" data-original-title="" title="">Xavier Breaker. Il risultato �� una successione di sonate conturbanti come "Georgia," "Tune No. 6," "Fred Handerson and a Half," "Ma and Dad" e "Outro," fondate su commistioni fra avant-jazz, neo-soul e afrobeat. Paul si rif�� in questa parte finale del disco a grandi maestri quali

Pete Cosey

guitar
1943 - 2012

" data-original-title="" title="">Pete Cosey e

Marcus Miller

bass
b.1959

" data-original-title="" title="">Marcus Miller: i profondi giri di basso dettano i tempi e dissolvono la struttura armonica dei brani plasmandola in forme pi�� fluide adatte all'improvvisazione. Il rischio di dispersione sonora �� annullato dal gran lavoro in cabina di registrazione e di mixaggi della coppia composta da Dave Vettraino e da

David Allen

guitar

" data-original-title="" title="">David Allen.

Ism presenta tutte le caratteristiche di un'opera d'arte del nostro tempo che ha il coraggio di orientare gli sguardi verso il futuro: un disco jazz liquido, con una struttura che rimane aperta all'immaginazione dell'ascoltatore e perturbata da continui cambiamenti di ritmo e di tempi. Il livello di improvvisazione e di contaminazioni inedite �� talmente notevole da autorizzarci a pensare a questo album come al possibile inizio di un nuovo capitolo per il Chicago sound e, pi�� in generale, per tutta la Black Music.

Album della settimana.

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Track Listing

You Are Free to Choose; Bowl Hit; View from the Moon; Baker's Dozen; As��; The One Who Endures; Spocky Chainsey Has Re-Emerged; Georgia; Twelve Eighteen West; Collant Denier; Paris; Tune No. 6; Sprouts; Fred Anderson and a Half; Ma and Dad; Two Minute Warning; Outro.

Personnel

Junius Paul

bass, electric

Junius Paul: bass/double bass; Vincent Davis: drums; Justin Dillard: piano; Corey Wilkins: horns; Isahia Spencer: drums; Jim Baker: piano and synth; Rajiv Halim: saxophone; Makaya McCraven: drums; Marquis Hill: trumpet; Shanta Nurullah: guitar; Scott Hesse: guitar; Irvin Pearce: saxophone; Tomeka Reid: cello; William Kirk: keyboards: Xavier Breaker: drums;

Album information

Title: Ism | Year Released: 2019 | Record Label: International Anthem Recording Company

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