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Irene Schweizer - Pierre Favre: Live in Zurich
By
Irene Schweizer
pianob.1941

Pierre Favre
drumsb.1937

Django Reinhardt
guitar1910 - 1953
Nel 1968 i due elvetici avevano registrato, in trio con il forte contrabbassista germanico

Peter Kowald
bass, acoustic1944 - 2002

Peter Brötzmann
woodwinds1941 - 2023

Evan Parker
saxophone, sopranob.1944
Già allora l'impostazione dei musicisti europei era chiara: guardavano al free degli anni Sessanta, sfruttando lo squarcio di libertà operato da quel movimento per costruire una propria identità autonoma, seppure in costante contatto dialettico con i musicisti americani. L'approccio di Favre era già evidente allora, sia nello studio timbrico, con i contrasti ampi tra gli elementi del drum-set che davano vita a melodie molto articolate, che nell'attenzione alle poliritmie, vicine a uno spirito europeo più che africano. Il piano della Schweizer, pur molto influenzato da

Paul Bley
piano1932 - 2016

Cecil Taylor
piano1929 - 2018

Abdullah Ibrahim
pianob.1934
Nel corso del lungo periodo (più di quaranta anni) che ci separa da allora, i due musicisti hanno condotto la loro vicenda artistica con grande coerenza, sviluppando in modo ammirabile quelle premesse. La Schweizer ha dedicato spesso la propria attenzione al duo con la batteria, sottolineando il suo interesse al ritmo e al pianoforte come strumento in grado di indagare e sviluppare concezioni ritmiche e poliritmiche. Restano celebri e molto significativi i cinque album da lei registrati per l'etichetta Intakt tra il 1986 e il 1995 con altrettanti grandi interpreti della batteria:

Louis Moholo-Moholo
drums1940 - 2025

Gunter Baby Sommer
drumsb.1943

Andrew Cyrille
drumsb.1939

Han Bennink
drumsb.1942
Nel contempo il suo pianismo ha sempre più sviluppato l'atteggiamento di libera iterazione gioiosa e cantabile derivante dall'attenzione alla musica del Sud Africa, in particolare di Ibrahim. Il pianista (allora con il nome Dollar Brand) visse in Svizzera negli anni Sessanta e la Schweizer aveva sviluppato una forte propensione per il suo stile; molto spesso era tra il suo pubblico. Poi l'attenzione per il jazz sudafricano si saldò ancor di più con la conoscenza di
Chris McGregor
b.1936Live in Zürich è una significativa gemma che scaturisce ancora da quella miniera del jazz prodotto e pensato in Europa. Registrato nel marzo 2013, si compone di dodici brani che tendono alla brevità o alla lunghezza media. In parte composti insieme, in parte dalla sola pianista. "Painted Face" vede protagonista la percussione precisa, illuministica di Favre. "All Alone" è l'unico standard: il classico di Irving Berlin, ben plasmato dal solo piano. La musica si dipana in screziata lucentezza, in volumi ben modellati, in dialoghi tersi, tessuti con maestria narrativa. Il blues finale, ruvido, accattivante, si chiude con un delizioso cenno a

Scott Joplin
piano1868 - 1917
Track Listing
Black Mirror; Gemini Constellation; Bird of Paradise; Ice Green Blue; Broken Notes; Huben wie druben; Painted Face; Night Flights; Open Star Clusters; All Alone; Up and Down; Blues for Crelier.
Personnel
Irene Schweizer
pianoIrène Schweizer: pianoforte; Pierre Favre: batteria, percussioni.
Album information
Title: Live in Zurich | Year Released: 2014 | Record Label: Intakt Records
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