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Bologna Jazz Festival 2022

Courtesy Francesca Sara Cauli
Bologna, Forlì, Ferrara
Varie sedi
27.1027.11.2022
Oltre cinquanta concerti distribuiti in diciotto location diverse, soprattutto a Bologna ma anche a Forlì e Ferrara. Il Bologna Jazz Festival 2022 ha confermato la sua estensione territoriale e la consistenza del suo cartellone, ed ha nel contempo recuperato l'arco temporale degli ultimi anni pre-Covid, occupando un mese esatto dalla fine di ottobre alla fine di novembre. I concerti sono stati affiancati da altre iniziative collaterali, organizzate in collaborazione con importanti istituzioni cittadine, che hanno trattato il jazz da diversi punti di vista: audizioni tematiche al Museo della Musica, un paio di progetti didattici, una mostra fotografica, una serie di proiezioni cinematografiche... Dell'ampia offerta concertistica, abbiamo selezionato alcune prelibatezze che testimoniano non solo l'eterogeneità delle tendenze musicali contemplate, ma anche la congenialità fra le varie formazioni, con le rispettive proposte ben connotate, e le location che le hanno ospitate di fronte alle proprie audience abituali di fan.
Era il 1994 quando

Joshua Redman
saxophoneb.1969

Brad Mehldau
pianob.1970

Christian McBride
bassb.1972

Brian Blade
drumsb.1970
Il concerto, in esclusiva nazionale, il cui repertorio comprendeva esclusivamente original, quasi tutti di Redman ma anche uno di Mehldau e uno di McBride, ha messo in evidenza soprattutto i maestosi contributi del contrabbassista e del batterista: il primo ha confermato una tecnica prodigiosa, mentre il drumming del secondo ha mostrato una varietà dinamica straordinaria. Il loro lavoro prezioso e mobilissimo ha proceduto con apparente semplicità, con grande naturalezza e con un gusto sempre infallibile, sostenendo le improvvisazioni dei due colleghi maggiormente esposti in prima linea. Il sassofonista ha inanellato un fraseggio esuberante e smaliziato, non privo di compiacimenti; il pianismo di Mehldau invece si è mostrato più riflessivo e coriaceo, impregnato del senso del blues.
A questa dodicesima edizione del festival non è mancata un'orchestra sinfonica in piena regola: un fatto né scontato né usuale. L'Orchestra Senzaspine, ampia formazione giovane e audace che da un decennio è uno dei fiori all'occhiello della scena bolognese, tende a dare interpretazioni briose ed esuberanti di un vasto repertorio, soprattutto novecentesco. In un Teatro Manzoni gremito, sotto la dinamica ed empatica direzione di Tommaso Ussardi, la "Rhapsody in Blue" di

George Gershwin
composer / conductor1898 - 1937
Tornando all'ambito jazzistico più canonico, si è pensato di celebrare l'anniversario mingusiano invitando la Mingus Big Band, rimasta sotto la direzione artistica della vedova Sue Mingus fino alla sua recente scomparsa. Questa formazione, attiva dal 1991, è oggi costituita da quattordici elementi della scena newyorchese, comprendendo vecchi leoni (in primis la triade della sezione tromboni:

Conrad Herwig
tromboneb.1959

Robin Eubanks
tromboneb.1955

Earl McIntyre
trombone, bass
Theo Hill
pianob.1982

Sam Dillon
saxophone, tenor
Abraham Burton
saxophone, altob.1971

Sarah Hanahan
saxophone, alto
Alex Terrier
saxophone, alto
Boris Kozlov
bass, acousticb.1967
Alcuni dei gruppi invitati hanno avuto l'opportunità di esibirsi due o anche tre volte in locali e città diverse; fra questi il trio

Kevin Hays
pianob.1968

Ben Street
bass
Billy Hart
drumsb.1940
Al Torrione Jazz Club di Ferrara si è potuto apprezzare il

Joel Ross
vibraphone
Kanoa Mendenhall
bass, acoustic
Jeremy Corren
pianoAl CUBO, centro artistico al ventisettesimo e ultimo piano della Torre Unipol, è approdato il duo "Il gatto e la volpe," formato da " data-original-title="" title="">Gabriele Mirabassi e

Simone Zanchini
accordion
Charlie Haden
bass, acoustic1937 - 2014

Sonny Rollins
saxophoneb.1930
Tre concerti sono stati ospitati dal Binario 69, un piccolo e vivace club alle spalle della stazione di Bologna. Il più atteso di questi, nelle terzultima serata del festival, era la prima assoluta dei Doggy Bag, il quartetto formato da
Pasquale Mirra
vibraphone
Mirko Cisilino
trumpetGlauco Benedetti
tuba
Don Cherry
trumpet1936 - 1995

Louis Moholo-Moholo
drums1940 - 2025
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Live Review
Joshua Redman
Libero Farnè
Italy
Bologna
Joshua Redman pensò di cooptare {{Brad Mehldau
Christian McBride
Brian Blade
George Gershwin
Dimitri Shostakovich
Conrad Herwig
Robin Eubanks
Earl McIntyre
Sam Dillon
Abraham Burton
Sarah Hanahan
Alex Terrier
Boris Kozlov
Kevin Hays
Ben Street
Billy Hart
Joel Ross
Kanoa Mendenhall
Joe Dison Jr
Gabriele Mirabassi
Simone Zanchini
Charlie Haden
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Danilo Mineo
Mirko Cisilino
Glauco Benedetti
Don Cherry
Louis Moholo
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