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Wadada Leo Smith, Amina Claudine Myers: Central Park’s Mosaics of Reservoir, Lake, Paths and Gardens
ByAmina Claudine Myers
pianob.1942

Wadada Leo Smith
trumpetb.1941

Muhal Richard Abrams
piano1930 - 2017

Malachi Favors
bass, acoustic1937 - 2004

Fred Anderson
saxophone1929 - 2010
In particolare,

Wadada Leo Smith
trumpetb.1941

Andrew Cyrille
drumsb.1939

Han Bennink
drumsb.1942

Jack DeJohnette
drumsb.1942

Pheeroan AkLaff
drumsb.1955
Questa registrazione arriva come una sorta di miracolo, quando ambedue i musicisti hanno compiuto ottantadue anni. Due esperienze rilevanti avevano avuto modo di incontrarsi e confrontarsi tante volte, ma giungono solo ora a questa tappa, che vista a posteriori si può definire fatale, inevitabile. Sebbene non così scontata, appunto. Come tutti i musicisti scaturiti da quel ribollire chicagoano, i due hanno costruito i propri universi in modo del tutto personale: scandagliando, sedimentando le esperienze più disparate e assemblandole secondo la propria indole personale. Cancellando e ridisegnando, secondo una logica di rispetto e di superamento della tradizione. Percorsi non necessariamente rivolti alla convergenza reciproca, anzi, spesso volti a disegnare universi lontani, seppure con matrici simili.
Amina Claudine Myers è partita dal gospel appreso nel proprio villaggio dell'Arkansas; attenta ai suoni e ai rumori rurali che la circondavano, ma soprattutto attratta dalle funzioni religiose della Chiesa Battista, dai fenomeni di coinvolgimento ai quali la musica dava luogo. Poi il suo percorso di pianista e organista è stato arricchito dal blues, dalla musica classica, dal trasferimento a Chicago e dalla conoscenza del batterista Gerald Donovan, alias Ajaramu, che la avvicinò all'AACM e alla scoperta dello scioccante

John Coltrane
saxophone1926 - 1967
Il gospel è rimasto parte essenziale del corredo di Amina ed emerge anche nel caso di questo CD dal titolo eloquente: Central Park's Mosaics of Reservoir, Lake, Paths, and Gardens. ? presente in dettagli sottili, innerva certe inflessioni e certi impasti armonici. Allo stesso modo, Wadada si libra nel proprio spazio, in cui la luminosa, introspettiva pennellata sonora diventa pulsante attraverso frulli leggeri, variazioni microscopiche, vibrati impercettibili. Il legame tra i due è stretto, affonda le radici in quelle esperienze degli anni Sessanta, in quella molteplicità senza costrizioni, ma ben sorvegliata nelle proprie costruzioni. Si conoscono bene, e questo viene trasmesso dalla rilassata familiarità. Conoscono il suono dei reciproci passi nell'escursione che li porta in un mosaico di bacini idrici, sentieri e giardini di Central Park.
I sette brani che si sviluppano nel breve lasso di trentasei minuti non tracciano certo riferimenti diretti con gli spazi e gli ambienti nominati. Tendono piuttosto a creare stati d'animo, relazioni e reazioni che vanno viste nella loro essenza musicale, emotiva e intellettiva. Anche se la stessa Amina, in un'intervista a

George Lewis
tromboneb.1952
Nel rapporto intenso, fecondo, incantato di istante e forma sta la bellezza di questa musica, che si chiude con due momenti di massima empatia tra i musicisti: un omaggio ad

Albert Ayler
saxophone, tenor1936 - 1970

John Lennon
guitar and vocals1940 - 1980
Album della settimana. ">
Track Listing
Conservatory Garden; Jacqueline Kennedy Onassis Reservoir; Central Park at Sunset; When Was; The Harlem Meer; Albert Ayler, a meditation in light; Imagine, a mosaic for John Lennon.
Personnel
Wadada Leo Smith
trumpetAmina Claudine Myers
pianoAdditional Instrumentation
Amina Claudine Myers: organ (2)
Album information
Title: Central Park’s Mosaics of Reservoir, Lake, Paths and Gardens | Year Released: 2024 | Record Label: Red Hook Records
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