Home » Articoli » Live Review » Connetto Jazz 2025
Connetto Jazz 2025

Courtesy Marco Iacoboni
Teatro Politeama; Sonar; Bottega Roots
Poggibonsi; Colle Val D'Elsa (SI)
21-25 maggio 2025
La terza edizione del Connetto Jazz Festival si è aperta con un concerto in piano solo di

Rita Marcotulli
piano
Michel Petrucciani
piano1962 - 1999
Il concerto si apre con "Yin e Yang," un classico del repertorio della Marcotulli qui inframmezzato nell'improvvisazione da "Retrato em branco y negro" di

Antonio Carlos Jobim
piano1927 - 1994
Tra un brano e l'altro si concede al pubblico raccontando aneddoti che introducono la sua musica. Come quando, ispirata da una frase del personaggio di Antoine Doinel (N.d.R.: una sorta di alter-ego di Truffaut, che il registra francese incluse in cinque dei suoi film) Rita Marcotulli la fece tradurre da un amico in una sequenza in linguaggio morse che ha poi fornito la base ritmica del brano "Antoine Doinel," che la pianista registrò per il suo omaggio a Truffault The Woman Next Door (Label Bleu). E ce la suona, citando melodia e continuando ad improvvisare.
Rita Marcotulli ha il suono. ? armonia e fraseggio jazz, è inventiva e salto nel vuoto. E il pubblico entusiasta la reclama per ben due bis.
La seconda giornata si apre nello spirito del Festival, le connessioni, con la presentazione di due mostre, una fotografica e una pittorica, e con la dimostrazione elettroacustica del suono dei pianeti da parte dell'osservatorio della Val d'Elsa.
A seguire, il concerto in solo di

Anais Drago
violinIl giorno dopo è la volta del quartetto di Giovanni Benvenuti, che si toglie la giacca di direttore artistico del Festivalche conduce con la cantante Giulia Galianiper imbracciare il suo sax tenore. ? leader di un bel progetto, "Dedicated to," che omaggia la tradizione interpretando composizioni con titoli contenenti un nome di donna. Al già consolidato e prolifico duo "Step Two," formato da Benvenuti e dal contrabbassista " data-original-title="" title="">Francesco Pierotti, si aggiungono

Lorenzo Tucci
drums
Vittorio Solimene
pianoI quattro "bravi ragazzi dalla faccia d'angelo" partono forte con un'esecuzione esplosiva di "Jeannine" di

Duke Pearson
piano1932 - 1980

Duke Ellington
piano1899 - 1974

Horace Silver
piano1928 - 2014

Bud Powell
piano1924 - 1966

Sam Rivers
saxophone, tenor1923 - 2011

Charlie Parker
saxophone, alto1920 - 1955
Benvenuti ha un suono potente che strizza l'occhio a

Dexter Gordon
saxophone, tenor1923 - 1990
In orario di aperitivo si è svolto il concerto di chiusura del Festival con due storici big,
Stefano Cantini
saxophone
Ares Tavolazzi
bassAndrea Beninati
celloCantini, instancabile musicista impegnato anche socialmentela sera prima era in concerto per il teatro di Danila Morozzi in ricordo delle vittime dell'attentato mafioso di via dei Georgofiliha presentato la sua ultima formazione in trio che registrerà tra settembre e ottobre. Un trio acustico ma con un suono contemporaneo, nel quale Cantini affianca al sax un mini sintetizzatore che usa per incursioni essenziali e minimaliste, ma molto connotate ed efficaci.
In scaletta, standard e brani di Cantini, con i tre musicisti che si divertono e divertono il pubblico grazie ad uno strepitoso interplay. Un concerto da club fumanti, suonato per cari amici, tra amici, dove i tre non si sono risparmiati e hanno suonato pesante come è nella tradizione "hard" del jazz. Frequenti le incursioni nella tradizione dell'hard bop e dello swing, grande amore di Cantini, con Beninati che assicura un solido supporto ritmico e libera Ares Tavolazzi che può spesso permettersi di far cantare le sue corde e dialogare con Cantini.
In attesa di un riscontro discografico di questo trio, attendiamo con interesse due album di imminente uscita in cui il sassofono di Cantini si confronta in duo, rispettivamente, con il pianoforte di
Alessandro Galati
b.1966
Antonello Salis
accordionOltre alla programmazione concertistica il festival ha offerto anche un seminario di grande interesse sull'uso dell'intelligenza artificiale nell'improvvisazione tenuto da uno dei musicisti più creativi e attivi nel panorama italiano attuale, Ferdinando Romano. L'emergente contrabbassista, votato miglior talento italiano nel 2020 nel "Top Jazz" della rivista Musica Jazz, ha offerto una panoramica sull'uso dell'intelligenza generativa nella performance improvvisata, basata sulla sperimentazione e ricerca condotta dall'Institut de recherche et coordination acoustique/musique (IRCAM), l'istituto parigino fondato da Pierre Boulez.
Durante il seminario ho avuto la possibilità di suonare la mia tromba con Ferdinando Romano che, utilizzando un sistema da lui sviluppato (Max / MSP integrato dal sistema IA dell'IRCAM (Somax 2), interagiva in modo perfetto con le mie improvvisazioni e continue variazioni ritmiche, timbriche e melodiche. Come musicista ne sono rimasto positivamente colpito, nonostante i dubbi e le riserve che nutrivo sul tema della intelligenza artificiale applicata alla musica. Tutto mi è apparso musicalmente funzionale oltre che divertente, anche se continuo a ritenere imprescindibili le interazioni della macchina con il controllo umano di un musicista. La preparazione del pubblico resta altrettanto imprescindibile per un ascolto consapevole, anche in virtù del rischio che si perda la connessione diretta tra ascoltatore e musicista, troppo spesso percepito come completamente assorbito dalla macchina con cui interagisce.
Ferdinando Romano nei prossimi giorni sarà a Boston all'International Computer Music a presentare la sua ricerca e la sua performance "Echoes of the Machine Mind 1.0."
In conclusione, la terza edizione del Connetto Jazz Festival ha confermato la continua crescita della rassegna dell'alta valdelsa senese, tanto in termini di presenze quanto di qualità delle proposte, sia musicali che collaterali.
Tags
Live Review
Marco Iacoboni
Italy
Rita Marcotulli
Michel Petrucciani
Antonio Carlos Jobim
Ana?is Drago
Giovanni Benvenuti
Giulia Galiani
Francesco Pierotti
Lorenzo Tucci
Vittorio Solimene
Duke Pearson
Dexter Gordon
Stefano "Cocco" Cantini
Ares Tavolazzi} al contrabasso, accompagnati dalla batteria di {{Andrea Beninati
Comments
PREVIOUS / NEXT
Support All About Jazz

Go Ad Free!
To maintain our platform while developing new means to foster jazz discovery and connectivity, we need your help. You can become a sustaining member for as little as $20 and in return, we'll immediately hide those pesky ads plus provide access to future articles for a full year. This winning combination vastly improves your AAJ experience and allow us to vigorously build on the pioneering work we first started in 1995. So enjoy an ad-free AAJ experience and help us remain a positive beacon for jazz by making a donation today.
Florence
Concert Guide | Venue Guide | Local Businesses
| More...
