Inciso alla fine di maggio del 2023, questo album vede uno di fronte all'altro due dei pi�� avventurosi improvvisatori della scena tedesca contemporanea. Lo provano gli otto brani qui presenti, liberi (e nessuno oltre i dieci minuti, quindi anche contenuti) quanto attenti alla forma globale e all'equilibrio di ciascuno nel totale. Ci�� ci dice che, in realt��, tutta questa "avventurosit��" si traduce in qualcosa che mantiene i piedi saldamente a terra, senza salti nel vuoto o "arroganze" varie, pur praticando i due un linguaggio certamente figlio di tutte le avanguardie affermatesi a partire agli anni Sessanta, Europa compresa (magari anche da una posizione di preminenza).

Kunz privilegia il tenore rispetto al soprano (che comunque si ascolta con una certa generosit��), Fischer gli risponde districandosi con abilit�� e audacia fra le varie maglie (soprattutto timbriche) della batteria, col risultato di dar vita a un dialogo assolutamente consequenziale, mai banale o monocorde, anzi sempre ispirato e capace di prendere per mano chi ascolta con ottime chances di indurlo convintamente lungo i propri itinerari, perch��, come osserva Brian Morton nelle note di copertina, "c'�� una notevole intimit�� nella musica di Kunz e Fischer, selvaggia e profondamente umana."

Ascoltare per credere.