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Jazz&Wine of Peace Festival 2018

Cormons, Collio friulano e Brda slovena
Teatro Comunale, varie sedi in cantine e sale
24-28.10.2018
Superato lo scorso anno il traguardo delle venti edizioni, il Jazz&Wine of Peace 2018 non ha abbassato l'asticella, proseguendo nel suo progetto che coniuga altissimo livello dei concerti, varietà stilistica dei protagonisti e sedi suggestive dislocate nello splendido territorio del Collio friulano al confine con la Brda slovena. Una formula chein controtendenza con la maggioranza dei festivalogni anno attrae un numero crescente di spettatori: quest'anno settemilacinquecento in cinque giorni, il 25% in più della scorsa pur fortunata edizione, con gran parte dei concerti sold out già settimane prima dell'inizio della manifestazione.
E certo il pubblico accorso (come sempre in maggioranza dall'Austria) non sarà stato deluso. Dopo il prologo-presentazione, svoltosi il 22 settembre al Porgy&Bess di Vienna (di scena il trio di

Pierluigi Balducci
bassb.1971
Massimo De Mattia
flute
Giovanni Maier
bass, acoustic
Giancarlo Schiaffini
tromboneLa serata era subito di grande richiamo e al tempo stesso assai ricercata: in programma prima il quartetto dell'affermato trombettista israeliano

Avishai Cohen
bassb.1970
La prima formazione ha proposto una musica piuttosto spiazzante: frammentata, obliqua, non dominata dal leader (che in più occasioni si è estraniato dal palco, lasciando la scena ai compagni) e con momenti piuttosto atipicicome quando Cohen ha lasciato da parte la tromba per recitare una poesia. Esemplare in questo contesto il pianista

Yonathan Avishai
pianoTutto il contrario il concerto successivo, con i The Bad Plus attesissimi dopo l'abbandono di uno dei membri fondatoriil pianista

Ethan Iverson
pianob.1973

Orrin Evans
pianob.1975

Reid Anderson
bassb.1970

Dave King
drumsb.1970
Dopo l'ottima inaugurazione, il festival ha iniziato il suo gioioso peregrinare per cantine e suggestive sedi sparse per il territorio, iniziando il giovedì mattina dalla bella sala della cantina Jermann, a Dolegna del Collio, dove era di scena Ghost Horse, sestetto guidato da

Dan Kinzelman
saxophone, tenorJoe Rehmer
bass, acousticStefano Tamborrino
drums
Filippo Vignato
tromboneGabrio Baldacci
guitar, electricNel primo pomeriggio, nella suggestiva sala di Villa Attems a Lucinigo, di scena Miller's Tale, quartetto multinazionale composto da

Evan Parker
saxophone, sopranob.1944

Mark Feldman
violin
Sylvie Courvoisier
piano
Ikue Mori
electronicsA seguire, nel tour de force concertistico, il trio di

Arild Andersen
bass, acousticb.1945

Paolo Vinaccia
drums1954 - 2019

Tommy Smith
saxophone, tenorb.1967
La sera, al Teatro di Cormons, era da tempo tutto esaurito il concerto di

John Scofield
guitarb.1951
Tutto diverso la mattina dopo, venerdì 26 ottobre, quando nell'estremamente suggestivo scenario dell'Abbazia di Rosazzo si è esibito in solo il contrabbassista

Differenziate anche le proposte del primo pomeriggio, con in contemporanea offrivano il concerto del Gaetano Valli Tre Per Chet, tributo del chitarrista a

Chet Baker
trumpet and vocals1929 - 1988
Filippo Orefice
saxophone, tenorNicola Guazzaloca
pianoAssai meno convincente il concerto successivo, nel tardo pomeriggio, alla Villa Codelli di Mossa, dove era in programma il primo dei gruppi presenti nella rassegna per documentare la nuova scena del jazz inglese: lo

Yussef Dayes
drumsCharlie Stacey
synthesizerLa giornata si è conclusa in teatro con uno dei concerti più attesi per lo spessore artistico del protagonista, un personaggio di primissimo livello oltre che custode di una musica unica e personalissima:

Egberto Gismonti
guitarb.1947

Antonio Carlos Jobim
piano1927 - 1994
Il sabato si è aperto, come di prammatica, con il concerto nella sala del Kulturni Dom di Nova Gorica, semplicemente strepitosa per qualità acustiche. Cosa, questa, che ha permesso di apprezzare al meglio una formazione singolare qual è il trio East West Daydreams, vale a dire

Alexander Balanescu
violin
Javier Girotto
saxophoneb.1965
A ruota (e "constringendo" gli appassionati a una rincorsa oltre che a un digiuno, peraltro alleviato dal rinfresco offerto dopo il concerto) è seguito presso l'Azienda Agricola Ca' Ronesca di Dolegna del Collio il concerto di uno dei gruppi da anni più interessanti del nostro Paese: XY Quartet, che ha confermato dal vivo quel che ne sapevamo dai tre album prodotti per l'etichetta Nusica. E proprio dall'ultimo lavoro, Orbite, venivano gran parte dei brani proposti, valorizzati dall'esecuzione live -la quale, per esempio, faceva maggiormente risaltare il ruolo svolto dal vibrafono di
Saverio Tasca
vibraphoneLuca Colussi
drums
Nicola Fazzini
saxophone, altob.1970
Alessandro Fedrigo
bass, electricNel pomeriggio, altro appuntamento a Villa Vipol?e, di nuovo in Slovenia, con The Thing, il trio di

Mats Gustafsson
woodwindsb.1964
L'ennesimo concerto attesissimo che chiudeva la giornata al Teatro Comunale aveva in programma nientemeno che l'

Art Ensemble Of Chicago
band / ensemble / orchestra
Roscoe Mitchell
saxophoneb.1940

Silvia Bolognesi
bass, acousticIn particolare, il concertodurato poco più di un'oraè iniziato con una lunga, troppo lunga e lenta introduzione di suoni singoli isolati, durata quasi mezz'ora, francamente poco comprensibile se non tediosa, ed è poi proseguito con una prevalenza di assoli di Mitchell al sopranino, tutti uguali, circolari e fortemente distorti, anch'essi di difficile collocazione entro un qualche orizzonte drammaturgico. Oltre a questo, un fortunatamente eccellente lavoro dei due contrabbassioltre alla Bolognesi, autrice di un solo che valeva da solo il biglietto, era presente

Jaribu Shahid
bass, acousticb.1955

Hugh Ragin
trumpet
Tomeka Reid
celloDi domenica 28 -ultima giornata che ha visto di scena il solo del bassista inglese Richard Sinclair, il

Moses Boyd
drums
Ornette Coleman
saxophone, alto1930 - 2015

Sun Ra
piano1914 - 1993

Alberto Popolla
clarinetFoto: Luca D'Agostino (Phocus Agency)
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