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Matt Mitchell, un pianoforte declinato al futuro

Tim Berne
saxophone, altob.1954

Steve Coleman
saxophone, altob.1956
Restano e persistono nel caso di

Matt Mitchell
pianob.1975

Henry Threadgill
woodwindsb.1944

Tyshawn Sorey
drumsb.1980

Steve Lehman
saxophone, alto
Screwgun Records
2017
Valutazione: * * * *
La prima è dedicata a Tim Berne, con il quale Mitchell ha ormai una frequentazione costante. Ma un conto è suonarla la musica di Tim Berne, spingendosi fino a dove ci si deve spingere per addomesticarla e, per quanto possibile, farla propria; ben altra cosa è metterci dentro la testa, smontarla pezzo per pezzo e rimontarla cercando di andare a fondo dei meccanismi e degli ingranaggi che ne regolano i complicati movimenti.
Un'autentica impresa, una sfida degna di un pianista rigoroso e tenace. Che da diletto discepolo e fine esegeta, in Forage si inchina rispettosamente al genio e alle composizioni del sassofonista di Syracuse. Denudate, radiografate, ricombinate e riproposte in un gioco di spiazzante sobrietà che apre inedite prospettive sul repertorio di Berne. Dal quale Mitchell pesca a piene mani, alternando i prevedibili richiami alle partiture più recenti ai meno scontanti rimandi al trio Hard Cell e al quartetto Science Friction.
Il piglio "escheriano" è evidente fin dall'iniziale "Paene," libera trasposizione in piano solo della parte centrale di "Thin Ice," ipnotica meditazione per sax, tastiere (

Craig Taborn
pianob.1970

Tom Rainey
drumsb.1957
Vi gira la testa? Comprensibile. C'è un che di cervellotico in Forage, nessuno lo nega. Ma ridurre il tutto a un esangue rompicapo sarebbe ingeneroso. Al netto dell'inchino cubista a Tim Berne, è infatti un piacere seguire gli scatti nervosi, le evoluzioni e gli ammalianti ostinato del pianoforte di Mitchell. Che non solo si conferma pensatore profondo e improvvisatore di primissima fascia (

Andrew Hill
piano1931 - 2007

Steve Lacy
saxophone, soprano1934 - 2004

Pi Recordings
2017
Valutazione: * * * * ?
Se Forage è una dedica sotto forma di solitaria meditazione al maestro Tim Berne, A Pouting Grimace è una sintesi grandiosa e perfetta del Mitchell-pensiero. Tre quarti d'ora abbondanti di musica, dieci tracce ad assetto e lunghezza variabile, tredici musicisti coinvolti a vario titolo: da Tyshawn Sorey a

Ches Smith
drums
Jon Irabagon
saxophone
Dan Weiss
drums
Scott Robinson
saxophone, tenorb.1959

Sara Schoenbeck
bassoon
Kate Gentile
drumsL'avvio è spiazzante: un prologo di poco più di un minuto affidato a flebili palpiti elettronici e riverberi sfrigolanti. Che d'incanto si diradano cedendo il posto agli spigoli e alle reiterazioni compulsive della braxtoniana "Plate Shapes." Sulla quale si innestano, dopo il tema scandito dal sopranino di Jon Irabagon, una serie di variazioni intervallate da efficacissimi assoli: prima il fagotto borbottante della Schoenbeck, poi di nuovo il sopranino, quindi il pianoforte e il sintetizzatore, infine la marimba e ancora il sopranino ad accompagnare gli attoniti spettatori verso l'uscita. Non da meno in quanto a vertigini e intensità la successiva "Mini Alternate," con la voce roca e profonda del sassofono basso di Scott Robinson a caratterizzare l'impasto sonoro, mentre con i sei minuti della circolare "Brim" si torna alle rasoiate del sax soprano.
Pausa, doppio intermezzo, e poi via di corsa verso il sipario: in "Gluts" fanno capolino l'arpa e il flauto contralto; stritolati dai cluster di "Heft" si fronteggiano, in un'improbabile paradosso degli estremi, il sopranino e il sassofono basso; nella cameristica "Sick Fields" troviamo invece percussioni, marimba, flauto basso, arpa, timpani, tabla, clarinetto contrabbasso e corno inglese. Voci singolari, accostamenti timbrici azzardati, partiture fitte e certosine, a tratti soffocanti. Che se da una parte tradiscono i palesi debiti nei confronti delle avanguardie novecentesche, dall'altra si riallacciano inevitabilmente alle esperienze "colte" di scuola post-AACM. Tanto cervello, è vero, ma alla fine anche il cuore batte forte.
Elenco dei brani e musicisti:
Forage
Brani: Paene; Traces; Aas; Ray; Cerb; Cloude; Siin.
Musicisti: Matti Mitchell: pianoforte.
A Pouting Grimace
Brani: Bulb Terminus; Plate Shapes; Mini Alternate; Brim, Deal Sweeteners; Squalid Ink; Gluts; Heft; Sick Fields; Ooze Interim.
Musicisti: Matt Mitchell: piano, Prophet 6, elettronica; Jon Irabagon: sassofono soprano e sopranino; Ben Kono: oboe, corno inglese; Scott Robinson: sassofono basso, clarinetto contrabbasso; Sara Schoenbeck: fagotto; Anna Webber: flauti; Katie Andrews: arpa; Patricia Brennan: vibrafono, marimba; Ches Smith: vibrafono, glockenspiel, marimba, timpani, percussioni; Dan Weiss: tabla; Kim Cass: contrabbasso; Kate Gentile: batteria, percussioni; Tyshawn Sorey: conduttore.
Foto: Robert Lewis
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