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Nucleus: Nucleus Live at the BBC
ByNel caso di questo ottimo cofanetto di ben 13 CD, gli archivi della BBC hanno fornito direttamente i nastri per oltre tre ore di musica. Questo importante nucleo fondativo è stato poi rafforzato con oltre 10 ore di ulteriore prezioso materiale inedito che il bravissimo curatore Colin Harper è riuscito a recuperare da collezionisti privati che evidentemente avevano registrato quanto veniva trasmesso dalla BBC in modulazione di frequenza (FM).
Alla fine degli anni sessanta i Nucleus sono stati uno dei gruppi più importanti della musica inglese ispirata dal jazz e contaminata dal rock. Il leader fondatore

Ian Carr
trumpet1933 - 2009

Don Rendell
saxophoneb.1926
Ian Carr era anche uno studioso del jazz e il musicista sul quale aveva approfondito maggiormente le sue ricerche era

Miles Davis
trumpet1926 - 1991

Brian Smith
drumsb.1939
Karl Jenkins
keyboardsb.1944
Chris Spedding
guitar, electric
Jeff Clyne
bass, acoustic1937 - 2009

John Marshall
drumsb.1952
L'album di esordio, intitolato Elastic Rock, venne registrato dai Nucleus a metà gennaio del 1970. Ebbe subito un ottimo successo e dopo pochi mesi il sestetto guidato da Ian Carr venne indicato dalla BBC come gruppo incaricato di rappresentare il jazz inglese al Festival di Montreux che cominciava a diventare il Festival di riferimento in Europa sotto la guida intelligente del bravissimo Claude Nobs. In quella occasione i Nucleus vennero utilizzati anche come gruppo accompagnatore del cantante americano

Leon Thomas
vocals1937 - 1999
In a Silent Way di Miles Davis (registrato a febbraio del 1969 e pubblicato il 30 luglio dello stesso anno), è stato certamente una duratura fonte di ispirazione per Ian Carr. Una ispirazione mai negata che si esplicita anche a livello strutturale, per esempio nella frequente alternanza fra pezzi ritmati e brani più rarefatti. Da una parte abbiamo "It's About That Time" e la title track, dall'altra abbiamo "Song for the Bearded Lady" col suo riff chitarristico inconfondibile e una ballad soffice ma ben filigranata come "Oasis" che nella parte centrale non si fa comunque mancare una accelerazione molto ben congeniata.
Le note di copertina di Roger Farbey, autore del libro Elastic Dream: The Music of Ian CarrA Critical Discography e uno dei massimi esperti della produzione artistica di Ian Carr e dei suoi Nucleus, raccontano molto bene tutte le vicende che si sono succedute fino ai primi anni novanta e la musica presentata nei 13 CD contenuti in questo cofanetto si dipana in maniera omogenea e illustra il valore dei Nucleus e dei tanti musicisti che hanno affiancato negli anni il leader incontrastato Ian Carr. Il box è firmato Repertoire Records, una delle case discografiche più attente nel lavoro di recupero di testimonianze musicali della seconda metà del secolo scorso.
Nelle varie sedute registrate dalla BBC e messe poi in onda, ritroviamo i brani più noti del repertorio dei Nucleus e alcune piacevoli sorprese. Spiccano la versione di "Morning Call" del 27 marzo 1971 (arriva dal bellissimo e poco conosciuto album del 1969 di Pete Brown & his Battered Ornaments intitolato A Meal You Can Shake Hands with in the Dark, con Chris Spedding grande mattatore); la versione di "Never Carry Any More Than You Can Eat" del 24 luglio 1970 (arriva dall'album solista di esordio di Chris Spedding intitolato Backwood Progression del 1970); la lunghissima "The Dream" scritta da

Gordon Beck
piano1935 - 2011

Norma Winstone
vocalsb.1941

John Taylor
piano1942 - 2015
L'ascolto di queste abbondanti testimonianze registrate live negli studi radiofonici della BBC ci permette di approfondire il rapporto piuttosto tormentato che legava i jazzisti inglesi al chitarrista Chris Spedding. Un gigante della chitarra rock contaminata dal jazz che però aveva in mente scelte musicali del tutto divergenti rispetto a quelle dalla stragrande maggioranza dei jazzisti inglesi dell'epoca. Scelte musicali tutte interne al rock che poi Spedding ha cocciutamente perseguito con grande determinazione e con ottimi risultati. Anche da un punto di vista esistenziale il geniale chitarrista, a parte l'inizio con
Frank Ricotti
vibraphoneb.1949

Gary Burton
vibraphoneb.1943

Jack Bruce
bass, acoustic1943 - 2014

Michael Gibbs
tromboneb.1937
L'episodio vede protagonista proprio l'orchestra di Gibbs. Questa formazione allargata era in tour in Scozia in un periodo dell'anno piuttosto 'grigio,' cosa non infrequente a quelle latitudini. Da un punto di vista logistico il tour era piuttosto disagevole e quindi anche l'umore dei vari jazzisti che facevano parte di quella formazione orchestrale era 'grigio.' Anche se il leader dell'orchestra Michael Gibbs stravedeva per l'energia che Chris Spedding sapeva immettere negli arrangiamenti con la sua chitarra sempre ritmicamente innovativa, molti dei musicisti che componevano l'orchestra non si erano tirati indietro dal far capire in maniera precisa a Chris Spedding che non lo amavano. Una sorta di bullismo ante-litteram fatto di battutine, ammiccamenti, comportamenti non proprio amichevoli. In quel momento di 'grigio' totale assoluto, l'orchestra si ritrovò poco fuori dall'hotel 'grigio' che li ospitava, alla fermata convenuta per salire sull'autobus 'grigio' che li avrebbe portati nel teatro 'grigio' di Aberdeen dove si svolgeva il concerto. Anche i colori dominanti dell'abbigliamento dei musicisti e dei tecnici dell'orchestra ruotavano fra varie sfumature di 'grigio.' Il chitarrista non si era fatto vedere a colazione. All'ultimo istante, mentre l'autobus stava per partire senza di lui, finalmente Chris Spedding arrivò e salì imperterrito e baldanzoso sull'autobus. Vestito di tutto punto in un clamoroso abito sartoriale color 'rosa shocking' !!!
Anche Ian Carr adorava Spedding e nei primi album in studio dei Nucleus ("Elastic Rock," "We'll Talk About It Later," "Solar Plexus"), la chitarra aveva molto spazio, specialmente come chitarra ritmica che curiosamente si spostava spesso in primo piano in una sorta di terra di mezzo fra accompagnamento e assolo. Ian Carr amava definire gli interventi di Spedding come 'fantastic colorations.' Il ruolo prominente assegnato a Spedding e alla sua chitarra elettrica, è ben evidente anche nei brani registrati live dai Nucleus negli studi della BBC nel 1970 e nel 1971. Brani che, nella parte iniziale di questo box, ritroviamo spesso riproposti in sequenze simili, ma sempre portatrici di importanti novità che rendono l'ascolto sempre molto interessante.
Il sestetto che componeva la formazione iniziale dei Nucleus è protagonista dei primi tre CD e mezzo di questo box. Poi, a completare il CD numero 4, ci sono 22 minuti con tre brani tratti dall'album Belladonna del 1972, con l'interessante presenza di uno straripante

Allan Holdsworth
guitar, electric1948 - 2017

Roy Babbington
bass, electricb.1940
Clive Thacker
drumsDave MacRae
keyboardsDal quinto CD in poi troviamo i Nucleus dell'età di mezzo, più diretta emanazione del leader Ian Carr, meno rivoluzionari, meno collettivo pulsante, più impegnati a tenere in vita un format che piano piano stava perdendo la forza dirompente degli inizi, mantenendo comunque una assoluta coerenza stilistica e la capacità di scegliere composizioni interessanti, sempre ben interpretate, vista anche l'abilità di Ian Carr di scegliere compagni di strada sempre all'altezza. Il nome del gruppo si adatta a questi cambiamenti e troviamo di volta in volta Ian Carr's Nucleus, Nucleus with Ian Carr, Ian Carr Band, Ian Carr Group e piccole variazioni sul tema. Un giorno dovremo rileggere il ruolo molto discutibile del marketing nelle scelte artistiche degli ultimi 50 anni.
Arriviamo al CD numero 11 e il cerchio si chiude con l'interessante seduta del 7 novembre 1991, il definitivo canto del cigno di un gruppo essenziale nel panorama della musica del ventesimo secolo. I due CD finali sono disallineati rispetto alla scelta di mantenere una stretta sequenza cronologica per tutto il cofanetto. Questa innocua anomalia deriva dal fatto che all'ultimo minuto sono saltate fuori due ulteriori sedute che non potevano essere ignorate. Fra l'altro questa aggiunta di ben due CD si è trasformata in un vero e proprio omaggio della Repertoire che li ha aggiunti agli undici CD inizialmente previsti, senza modificare il prezzo di vendita ormai stabilito e comunicato ai distributori. Grazie mille a nome di tutti i fan dei Nucleus di Ian Carr.
Cofanetto della settimana. ">
Track Listing
Introduction: John Peel; Elastic Rock; 1916 (The Battle of Boogaloo); Orpheus; Persephone’s Jive; Twisted Track; Song for the Bearded Lady; Elastic Rock; Stonescape; Single Line; Twisted Track; 1916 (The Battle of Boogaloo); Persephone’s Jive; Never Carry Any More Than You Can Eat; Ballad of Joe Pimp; 1916 (The Battle of Boogaloo); Sun Child; Introduction: Brian Priestley; Freudian Saturday; Outro: Brian Priestley; Oasis; Introduction: Brian Priestley; Jam; 1916 (Battle of Boogaloo); Song for the Bearded Lady; We’ll Talk About It Later; Snakehips’ Dream; Song for the Bearded Lady; Elastic; Snakehips’ Dream; Snakehips’ Dream; Introduction: John Peel; Song for the Bearded Lady; Morning Call; Introduction: John Peel; Song for the Bearded Lady; Snakehips’ Dream; Crude Blues Part Two; Introduction: Don Locke; The Dream; Mayday; Belladonna; Suspension; New Life; Introduction: Peter Clayton; Sarsaparilla; Introduction: Peter Clayton; Pastoral Graffiti; Introduction: Peter Clayton; Theme 3: Rites of Man; Snakehips Etcetera; Introduction: Charles Alexander; Alive and Kicking; Rat’s Bag; Outro: Charles Alexander; Introduction: Peter Clayton; Splat; Introduction: Peter Clayton; Brain Child; Introduction: Peter Clayton; In Flagrante Delicto; Introduction: Charles Fox; Sassy (American Girl); Black Ballad (Ecce Domina); Simply This (The Human Condition); Outro: Charles Fox; Conversation with the Blues Part 1; Conversation with the Blues Part 2; Sidewalk; Introduction: Charles Fox; Easy Does It Now; Introduction: Charles Fox; The Pretty Redhead; For Miles and Miles; Dawn Choruses; Introduction: Peter Clayton; After the Rain; Introduction: Peter Clayton; You Can’t Be Serious You Must Be Joking; Outro: Peter Clayton; Introduction: Charles Fox; Symptoms of Love; She Tells Her Love; Introduction: Charles Fox; Love in Barrenness; Remorse Code; Outro: Charles Fox; Something for Mister Jelly Lord; Introduction: Ian Carr; She Tells Her Love; Introduction: Ian Carr; Bouquets Pour Ma Belle; Introduction: Charles Fox; Chiaroscuro; Introduction: Charles Fox; Midnight Oil; Introduction: Charles Fox; Awakening; Outro: Charles Fox; Dawn Choruses; Introduction: Peter Clayton; For Miles and Miles; Introduction: Peter Clayton; Easy Does It Now; Outro: Peter Clayton; Introduction: Peter Clayton; Dawn Choruses; Introduction: Ian Carr; For Miles and Miles; Open Country; Outro: Peter Clayton; Introduction: Ian Carr; Trio for Open Trumpet, EWI and Drums; Duo in B Minor for Harmon-Muted Trumpet and Bass Guitar; Quintet in A; Introduction: Ian Carr; Duo for Trumpet and Soprano Saxophone; Trio in D for Flugelhorn, Guitar and Bass Guitar; Introduction: Ian Carr; Duo in Fast Tempo for Cup-Muted Trumpet and Drums; Duo for Straight Muted Trumpet and Guitar; Duo for Open Trumpet and Tenor Saxophone; Introduction: Ian Carr; Old Heartland; Outro: Unknown Announcer; Introduction: Digby Fairweather; Uncertain Seduction; Introduction: Digby Fairweather; Full Fathom Five; Introduction: Digby Fairweather; Pandemonium; Outro: Digby Fairweather; Dawn Choruses; Introduction: Ian Carr; For Miles and Miles; You Can’t Be Serious You Must Be Joking; Easy Does It Now; Gone with the Weed; Introduction: Peter Clayton; Out of the Long Dark; Introduction: Peter Clayton; Lady Bountiful; Outro: Peter Clayton; Mutatis Mutandis; Introduction: Peter Clayton; Things Past; Introduction: Peter Clayton; You Can’t Be Serious, You Must Be Joking; Outro: Peter Clayton.
Personnel
Ian Carr
trumpetChris Spedding
guitar, electricBrian Smith
drumsKarl Jenkins
keyboardsJeff Clyne
bass, acousticAllan Holdsworth
guitar, electricDave McRae
keyboardsClive Thacker
drumsNorma Winstone
vocalsGordon Beck
pianoJohn Taylor
pianoAdditional Instrumentation
John Marshall (drums) & many more
Album information
Title: Nucleus Live at the BBC | Year Released: 2021 | Record Label: Repertoire
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