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David Redmond: Roots
ByVale la pena di fare un esempio, significativo del modo in cui, anche dal punto di vista della produzione e del missaggio, David Redmond ha deciso di impostare questo lavoro. Nella traccia "Vertigo," la seconda del disco, c'è un solo di tenore: è pieno di note, però è registrato ad un volume un poco più basso rispetto alla ritmica. L'effetto è lievemente straniante, ma restituisce l'impressione di una totale assenza di sforzo.
Si diceva delle composizioni: i temi complessi e mediamente lunghi di questi brani sono pensati in un contesto armonico logico, consequenziale, quasi senza salti apparenti. In realtà le acrobazie tonali ci sono, ben lungi dall'essere esibite. Nella traccia d'apertura, il medium tempo "Serpentine," questo gioco di sottintesi e nascondimenti dà ottima prova della sua riuscita.
C'è poi, notevole nella sua essenzialità, una composizione divisa in due parti, dal titolo "Missing Man": sono due brevi movimenti dal sapore cameristico, suonati dalla sezione ritmica, senza il sax. Sono episodi completamente statici, nel tempo, nelle dinamiche e nell'armonia, ma di impatto ed espressività elevatissimi.
Track Listing
Serpentine; Vertigo; Kish; Roots; Missing Man 1; Past Place; Big Mouth; Missing Man 2; Prairie Dog; Last Call.
Personnel
David Redmond: double bass; Jason Rigby; tenor saxophone; Bill Carrothers: piano; Kevin Brady: drums.
Album information
Title: Roots | Year Released: 2013 | Record Label: Fresh Sound New Talent
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