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Simona Severini: Espressione di una voce unica

Ho lavorato negli anni a formare un mio suono della voce che potesse andare bene per le cose che mi andava di fare
Simona Severini
vocals
Tiziana Ghiglioni
vocalsGiorgio Gaslini
pianob.1929

Enrico Pieranunzi
pianob.1949
Come

Joni Mitchell
vocalsb.1943
L'abbiamo intervistata in occasione dell'uscita del suo primo EP, per l'etichetta Virgin Records, dal titolo Ipotesi. Il lavoro, registrato chitarra e voce in presa diretta, si caratterizza per la forma minimalista dei sei brani di cui si compone, in un atmosfera intima e leggera, nella quale non mancano richiami sottointesi al jazz e soul. Una scelta che per la musicista milanese "rappresenta ciò che ho fatto da sola in questi anni"e aggiunge"nasco come musicista ed interprete e nel mio lavoro mi concentro molto, come in questo EP, sulla scrittura di brevi canzoni: scrivo pagine e pagine di testi, poi taglio finché non arriva la canzone. Ci sono due scuole musicali, quelli che partono dalla musica e quelli che invece partono dal testo; io faccio parte di quest'ultimi. Il disco si compone di tre brani miei e di tre cover, una scelta che è scaturita dal bisogno di riportare nelle registrazioni del disco quello che faccio abitualmente in concerto, nel quale affianco composizioni originali a rielaborazioni di brani di altri musicisti. Ho scelto di interpretare il brano "I Can't Make You Love Me" di

Bonnie Raitt
guitar and vocalsb.1949

Kendrick Lamar
vocalsQuesto suo essere poliedrica ha spinto Simona Severini ad appassionarsi da prima alle composizioni barocche di Claudio Monteverdi e in seguito al compositore francese Gabriel Fauré, a cui dedica nel 2011 il suo disco d'esordio dal titolo La Belle Vie. Un musicista con una visione compositiva molto affine alla sua"Gabriel Fauré era affezionato alle forme brevi, un caso quasi unico per un compositore di quel calibro, immerso nell'epoca di inizio '900. Era essenziale e complesso nella tecnica esecutiva, una caratterista di cui non ti accorgi dall'esterno finche non arriva il momento di cantare le sue composizioni."
L'avvicinamento all'ambito jazz per Simona Severini è stato un processo graduale-come ci spiega-"Ho iniziato studiando chitarra classica e coro, situazioni che mi hanno permesso di avvicinarmi agli autori classici. Il jazz è arrivato più tardi, verso i vent'anni, periodo durante il quale ho studiato con Tiziana Ghiglioni. ? stata proprio la mia curiosità a farmi recuperare gli anni persi per quanto riguarda una specifica cultura del jazz con l'ascolto di tutto il materiale, a mia dispozione, appartenente a questo ambito. Poi sono ritornata a studiare canto lirico, riavvicinandomi alla musica classica. Ma la mia vocalità si è formata nel jazz, nel quale si ritrovano tutte le persone con cui sono cresciuta artisticamente."
Nel 2013 inizia la collaborazione con Enrico Pieranunzi, con cui regista in una versione in duo il brano di Lucio Dalla "Futura" e che continua con il disco My Songbook del 2016una raccolta di brani del pianista romano con testi in parte scritti da lui e poesie musicate di autori come Jacqueline Risset. A maggio 2019 arriva il terzo lavoro insieme, dal titolo Time's Passage, registrato per la Abeat Records insieme a

Luca Bulgarelli
bassAndrea Dulbecco
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Luca Bulgarelli
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