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Stephanie Castillo: Thomas Chapin - Night Bird Song
ByThomas Chapin
saxophone1957 - 1998
? vero che non tutte le eredità artistiche vengono adeguatamente riconosciute nel corso del tempo, che il fiume di informazioni che ci pervade cancella anche tracce importanti delle passate esperienze. Ma è un mistero come la statura artistica di Chapin non abbia trovato la giusta rilevanza a posteriori, né tra i suoi pari né in una distratta pubblicistica.
Forse è una conseguenza di un'omissione più profonda, che aveva riguardato Chapin anche durante la sua esuberante vita, mai veramente valorizzata nelle giuste proporzioni.
Eppure Thomas Chapin è stato tra i più straordinari musicisti della sua generazione, il suo talento oltrepassava i ristretti recinti di un particolare stile, si sprigionava in ogni direzione con lucidità e spavalderia insieme, toccava mente e cuore.
La costruzione del documentariocurato e montato in un arco di tempo piuttosto ampiosegue uno schema tradizionale, con spezzoni di esibizioni dal vivo, colonna sonora su fermo-immagine, interviste ad amici, critici e protagonisti, qualche repertorio privato dell'artista. Il tono espressivo è fortemente emotivo: l'autrice è stata cognata di Chapin e di tanto in tanto corre il rischio di santificare il suo soggetto. Ma c'è una verità palpabile che queste immagini e questi suoni comunicano: Chapin era un uomo generoso e vitale, fortemente motivato a dare una coerenza estetica ai molteplici impulsi che lo travolgevano, cosciente delle proprie idee sulla musica e la spiritualità.
Thomas Chapin è stato tra gli alfieri della cosiddetta "downtown scene" newyorkese a cavallo tra gli Ottanta e i Novanta. Un territorio musicale che lo ha fatto crescere e gli ha permesso di trovare la sua identità, ma che lo ha anche un po' ghettizzato in un'immagine sfocata rispetto alla sua ricchezza creativa. Chapin viveva il jazz come laboratorio aperto, senza precludersi alcuna possibilità. ? una modalità introiettata forse dal modello di

Charles Mingus
bass, acoustic1922 - 1979

Eric Dolphy
woodwinds1928 - 1964

Rahsaan Roland Kirk
woodwinds1935 - 1977
Da giovane è solista e direttore musicale nella big-band di

Lionel Hampton
vibraphone1908 - 2002
Dopo esperienze diverse a contatto con la fucina degli sperimentatori di fine anni '80in particolare con il gruppo Machine Gun, accanto a

Sonny Sharrock
guitar, electric1940 - 1994


Karl Berger
vibraphone1935 - 2023

Mario Pavone
bass1940 - 2021

Steve Johns
drumsb.1960
Il trio aveva tutto quello che Chapin amava: meraviglioso senso melodico, flessibilità compositiva, ampio spazio per l'improvvisazione libera, sempre sorvegliata però da limiti autocostuiti (la lezione di Dolphy), una spettacolarità coinvolgente e fisica (ereditata dagli anni con Hampton). Insomma, una libertà sorretta da una preparazione completa, illustrata bene nel video dai racconti di Mario Pavone e dai maestri formativi durante gli anni del college, come

Paul Jeffrey
saxophone1933 - 2015

Jackie McLean
saxophone, alto1932 - 2006

Jaki Byard
piano1922 - 1999
Chi scrive era presente durante la residenza di Chapin ad Umbria Jazz nel '96: ci mise poco quel trio sconosciuto al pubblico ad affermare una forza e una genuinità sbalorditive.
Eppure, al di là di qualche importante tournèe allestita dal marchio Knitting Factory, il nome di Chapin rimaneva marginale, sottovalutato fino all'ultimo. Altri ricordi sfumati riportati alla luce dal racconto di "Night Bird Song" sono quelli legati al trio di tango che vedeva Chapin accanto a

Pablo Aslan
bassb.1962

Ethan Iverson
pianob.1973

Ned Rothenberg
saxophoneb.1956

Tom Harrell
trumpetb.1946
Passione, dolcezza, disponibilità, vitalismo, curiosità verso tutte le arti, non sono bastate a Chapin per sfuggire ad una forma di leucemia velocissima scoperta durante un viaggio in Africa, che lo ha stroncato nel febbraio del '98. Aveva 40 anni. L'ultima parte del racconto che documenta questa dolorosa fase, è straziante, quasi insostenibile.
Speriamo che "Night Bird Song" trovi una distribuzione adeguata e che il nome e la musica di Thomas Chapin tornino più spesso nella memoria degli appassionati.
Per ora il documentario può essere acquistato direttamente dal sito ufficiale ed è possibile sostenere lo sforzo dell'autrice nella finalizzazione della sua distribuzione tramite crowdfunding.
In calce il trailer del documentario.
Il poster del film è riprodotto per gentile concessione di Stephanie Castillo.
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