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Results for "Stefano Merighi"
Freddie Hubbard: On Fire: Live from the Blue Morocco

by Stefano Merighi
Dice bene Bennie Maupin, nelle sue note incluse nel libretto del CD, quando ricorda che dopo aver suonato nei Jazz Messengers di Art Blakey, Freddie Hubbard era forse il più forte trombettista in circolazione. Hubbard ha suonato in tutte le situazioni chiave dal 1960 in avanti, scelto sempre dai migliori in campo, e pure ...
Charlie Parker: At Birdland 1950 Revisited

by Stefano Merighi
Il 1950 per Charlie Parker è un anno di cambiamenti. Dopo lo scioglimento del quintetto aureo con Miles Davis e Max Roach, le formazioni diventano più effimere, occasionali, almeno fino al sodalizio con Red Rodney. Norman Granz sta per trascinare Parker nella fortunata formula con gli archi, nel frattempo c'è l'impegno di una lunga ...
Alberto Popolla: Really The Blues

by Stefano Merighi
Malgrado la sterzata tecnologica, subita o accolta con piacere sia dalla musica d'arte che d'intrattenimento, la lingua carsica del blues continua a mostrare il suo ghigno, spesso implicitamente e sotto mentite spoglie. Anche nelle musiche più complesse o lontane tra loro, il blues più che uno schema chiuso rimane un'attitudine, una pronuncia, un accenno ...
Ellery Eskelin: About (or On), First Visit

by Stefano Merighi
All'interno di un catalogo variegato ma di sicuro assottigliato negli ultimi anni, il tenorsassofonista Ellery Eskelin ha dato prova di controllare una cultura musicale ampia e sofisticata, nutrita sia dalla tradizione gospel e blues che dalle decostruzioni postmoderne. I due dischi di cui la ezzthetics stavolta meritoriamente cura la riedizione, pubblicati nel 2011 e ...
Alan Shorter: Mephistopholes to Orgasm Revisited

by Stefano Merighi
In questo CD dedicato ad Alan Shorter (tromba, flicorno, composizione) si ripropongono le sedute integrali di Orgasm (1968), precedute però da Mephistopheles," di tre anni precedente, che figurava nella scaletta di The All Seeing Eye, del più celebre fratello Wayne. ? un pezzo di una cupezza angosciante, sostenuto da un pedale ritmico minaccioso, dalle cui spire ...
Thelonious Monk, John Coltrane: Thelonious Monk with John Coltrane 1957. Revisited.

by Stefano Merighi
Ci sono sodalizi artistici che segnano in maniera indelebile la ricchezza creativa dei protagonisti. Tra questi, di sicuro quello tra Thelonious Monk e John Coltrane, anno di grazia 1957. L'estroso pianista e compositore, ancora lontano dal ricevere i riconoscimenti meritati, trova finalmente qualcuno che interpreta le sue partiture con rara dialettica esecutiva: leggerezza e ...
Shelly Manne: Jazz from the Pacific Northwest

by Stefano Merighi
I luoghi comuni sono vacui ma spesso azzeccano un frammento di sincerità. Dire che il jazz californiano anni '50 annacqua e depotenzia la forza afroamericana di questa musica è riduttivo, certo, ma indiscutibile almeno in certe sue declinazioni. ? il caso di queste registrazioni del quintetto di Shelly Manne, frutto del concerto al festival ...
Cannonball Adderley: Burnin' In Bordeaux: Live In France 1969

by Stefano Merighi
Altra nuova perla della Elemental Music, e sempre con la produzione di Zev Feldman, Burnin' in Bordeaux" (doppio CD) celebra il magistero di Julian Cannonball Adderley, un poeta assoluto del sax contralto, e la solidità nonché la brillantezza del suo quintetto di fine anni '60. Adderley, scomparso a soli 46 anni nel 1975, è ...
Micah Thomas: Mountains

by Stefano Merighi
La prima traccia di Mountains, Life," potrebbe suggerire un equivoco di fondo: un bel disco di jazz elegante, sgargiante nei colori, brillante nell'alternanza tra incedere orchestrale e voci individuali. Ma invece è solo l'incipit di un'opera ad alto tasso dialettico, che offre talmente tante soluzioni da frastornare. Micah Thomas (28 anni, ricordiamolo) ha già ...
Cal Tjader: Catch The Groove: Live at the Penthouse 1963-1967

by Stefano Merighi
Ancora registrazioni inedite dal Penthouse di Seattle, ancora un impeccabile documento editoriale a cura di Zev Feldman, che recupera smaglianti esibizioni del vibrafonista Cal Tjader, datate 1963-1967. Tjader è figura anomala del panorama jazzistico, scomparso anzitempo nei primi anni '80, testimone di una rara versatilità stilistica, considerato un caposaldo da maestri come Terry Gibbs ...