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Storie poco standard. Le avventure di 12 grandi canzoni tra Broadway e jazz
ByLuca Bragalini
224 Pagine
ISBN: # : 978-88-5920-383-4
EDT
2013
Capita raramente di imbattersi in saggi così originali come questo di Luca Bragalini, brillante musicologo e storico del jazz. La sua è una opera di grande spessore, destinata ad essere testo di riferimento nella didattica musicale. In primo piano la fitta rete di intrecci che il jazz intrattiene con il teatro di Broadway ed il cinema grazie a capolavori come "My Favorite Things," "Over The Raimbow,""Someday My Prince Will Come."
Tra storia ed analisi musicale, il libro approfondisce il mutuo scambio fra song-form ed il repertorio del jazz basato, fino agli anni '20, su blues e ragtime. La frenetica attività editoriale di New York fa della Grande Mela il centro propulsivo di un incontro seminale, che regala al jazz la sua forma più popolare, AABA di 32 misure. Nel libro si percorrono le vicende editoriali della forma-canzone, che grazie al jazz si concentrò sul chorus (ritornello) a scapito del precedente modello(strofa-ritornello). Emblematica è in tal senso la risignificazione testuale di "Les feuilles mortes" ad opera di

Johnny Mercer
composer / conductor1909 - 1976

James Moody
woodwinds1925 - 2010
Ma tantissime sono le sorprese contenute in questo volume. Si scopre una influenza rinascimentale italo-fiamminga sulla stesura di "Ev'ry Time We Say Goodbye" e il fatto che il cavallo di battaglia di

Frank Sinatra
vocals1915 - 1998

Irving Berlin
composer / conductor1888 - 1989
Grazie ad autori come

Jerome Kern
arranger1895 - 1945

Cole Porter
composer / conductor1891 - 1964

George Gershwin
composer / conductor1898 - 1937

Harold Arlen
composer / conductor1905 - 1986

Hoagy Carmichael
piano1899 - 1981
Ce lo dimostra la storia di "Nature Boy," portata alla ribalta nel 1948 da

Nat King Cole
piano and vocals1919 - 1965
Furono tanti i parti travagliati nella storia degli standard, come testimonia la genesi di "Over the Rainbow," resa immortale dall'interpretazione di Judy Garland nel film "Il Mago di Oz" (1939). Composta dalla coppia Arlen/Harbourg, la canzone stava per essere rifiutata quando Ira Gershwin dette al paroliere un salvifico consiglio. "Over the Rainbow" vinse l'Oscar e fu l'unica canzone del film a far parte degli standard del jazz, grazie alle immortali riletture di

Art Tatum
piano1909 - 1956

Chet Baker
trumpet and vocals1929 - 1988

Keith Jarrett
pianob.1945
Ma le vicende accidentate del songbook statunitense non finiscono qui. Composta nel 1927 dai fratelli Gershwin, "How Long Has This Been Going On" venne jazzisticamente valorizzata solo nel 1941 grazie alla versione di

Peggy Lee
vocals1920 - 2002

Benny Goodman
clarinet1909 - 1986

John Williams
clarinetb.1928
Un glossario musicologico e la traduzione italiana dei testi impreziosiscono questa affascinante storia del repertorio musicale statunitense. L'omaggio ad uno dei più obliati capolavori ("Nothing to Lose") di

Henry Mancini
composer / conductor1924 - 1994
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