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Charles Mingus: The Lost Album from Ronnie Scott's

By Angelo Leonardi
May 16, 2022
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Charles Mingus: The Lost Album from Ronnie Scott's

Il 22 aprile scorso nel centenario della nascita di

Charles Mingus

bass, acoustic
1922 - 1979

" data-original-title="" title="">Charles Mingus la Resonance Records ha pubblicato un altro magistrale inedito storico. Ci riferiamo a The Lost Album from Ronnie Scott's, registrato nell'agosto 1972 dalla CBS britannica nel celebre locale londinese. Non �� tanto un disco perduto ma un documento accantonato per decenni, che vede protagonista l'inedito sestetto del bassista in una fase di transizione.

Abbiamo quasi due ore e mezza di musica di qualit�� sonora eccellente e di strepitosa bellezza, edita in tre CD/LP, con un ricco libretto contenente contributi di Brian Priestley, un lungo ricordo di

Charles McPherson

saxophone, alto
b.1939

" data-original-title="" title="">Charles McPherson, varie interviste e testimonianze. Sull'entusiasmo del momento Down Beat l'ha definito "Il miglior disco di jazz live che potrete mai ascoltare." ? sempre improprio esprimere tali classifiche (che dire allora di At the Five Spot di

Eric Dolphy

woodwinds
1928 - 1964

" data-original-title="" title="">Eric Dolphy/

Booker Little

trumpet
1938 - 1961

" data-original-title="" title="">Booker Little, di Sunday at Village Vanguard di

Bill Evans

piano
1929 - 1980

" data-original-title="" title="">Bill Evans, At The Black Hawk di

Shelly Manne

drums
1920 - 1984

" data-original-title="" title="">Shelly Manne o The Great Concert Of Charles Mingus del 1964 con Dolphy?) ma �� certo che questa musica si colloca ai vertici dei grandi concerti jazz registrati.

Nel 1972 Charles Mingus aveva superato la crisi depressiva e artistica iniziata nel 1966, dopo lo straordinario fervore creativo dei gruppi con

Eric Dolphy

woodwinds
1928 - 1964

" data-original-title="" title="">Eric Dolphy. Dopo varie vicende traumatiche (tra cui il clamoroso sfratto, il ricovero in ospedale psichiatrico per crisi nervose e l'uscita di scena in California), nel 1969 torn�� a esibirsi a New York. Nei due anni seguenti riusc�� a pubblicare l'autobiografia, ebbe un grant dalla Fondazione Guggenheim per le musiche di un balletto (The Mingus Dances), and�� in tour in Europa e in Giappone e torn�� in sala d'incisione per il disco Let My Children Hear Music.

Il sestetto ripreso al Ronnie Scott's lo vedeva con il diciannovenne

Jon Faddis

trumpet
b.1953

" data-original-title="" title="">Jon Faddis alla tromba, Charles McPherson al sax contralto,

Bobby Jones

saxophone, tenor
b.1928

" data-original-title="" title="">Bobby Jones al clarinetto, sax tenore e soprano,

John Foster

piano

" data-original-title="" title="">John Foster al pianoforte e

Roy Brooks

drums
b.1938

" data-original-title="" title="">Roy Brooks alla batteria. A differenza del gruppo venuto in Europa nell'ottobre 1970, erano assenti il pianista

Jaki Byard

piano
1922 - 1999

" data-original-title="" title="">Jaki Byard e il batterista

Dannie Richmond

drums
1935 - 1988

" data-original-title="" title="">Dannie Richmond. Gli unici partner usuali erano McPherson e il pi�� sfuggente Bobby Jones (con cui Mingus manifest�� un forte contrasto). Gli altri s'univano al bassista per la prima volta e dopo il tour tutti s'eclissarono (anche il fedelissimo McPherson).

Il timore di una musica di routine, dovuta a un gruppo raccolto in fretta, si scioglie all'ascolto dell'iniziale "Orange Was the Color of Her Dress, Then Silk Blues." A differenza del passato, il tema base �� esposto per tre minuti a tempo libero su una marcata base percussiva e anticipa il trattamento dilatato e metricamente variopinto che incider�� due anni dopo in Changes Two col nuovo gruppo comprendente

George Adams

saxophone, tenor
b.1940

" data-original-title="" title="">George Adams e

Don Pullen

piano
1941 - 1995

" data-original-title="" title="">Don Pullen. I trenta minuti del brano sono un susseguirsi di sorprese. Lunghi e emozionanti assoli si snodano tra frequenti stop e serrate ripartenze, dilatazioni della metrica, dialoghi improvvisati a tempo libero che lambiscono il free secondo i concetti mingusiani del "caos organizzato." Segue un blues lento (qui chiamato "Noddin' Ya Head Blues") introdotto da un assolo in rubato di contrabbasso, cantato da John Foster (una formula che George Adams render�� memorabile con le sue stentoree esecuzioni) e seguito da assoli di McPherson, Faddis, Foster e ancora Mingus.

Ci sono momenti salienti in tutti i tre dischi e sarebbe lungo entrare in dettaglio. Non possiamo per�� tralasciare "Mind-Readers' Convention In Milano," altra composizione multitematica, dalla forma spesso aperta: sferzata da continui mutamenti di clima, spesso impetuosa, con frequenti richiami alla storia del jazz, uno svettante Jon Faddis e un finale free esplosivo, come forse mai nella storia musicale mingusiana. Ed ancora il suo classico "Fables Of Faubus," soggetto ad ampie modifiche nella forma, gi�� dall'esecuzione sostenuta del tema (ma come sempre beffarda). Uno sviluppo di 35 minuti con invenzioni a raffica, che prende allo stomaco per l'estro degli assoli (enciclopedico quello di Mingus per le continua citazioni) e le inattese soluzioni collettive.

Album della settimana.

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Track Listing

CD 1
Introduction: Orange Was The Color Of Her Dress, Then Silk Blues; Noddin�� Ya Head Blues.
CD 2
Mind-Readers�� Convention In Milano (aka Number 29); Ko Ko (Theme).
CD 3
Fables of Faubus; Pops (aka When the Saints Go Marching In); The Man Who Never Sleeps; Air Mail Special.

Personnel

Charles Mingus

bass, acoustic

Charles McPherson

saxophone, alto

Bobby Jones

saxophone, tenor

Jon Faddis

trumpet

John Foster

piano

Roy Brooks

drums

Additional Instrumentation

Bobby Jones: clarinet. Roy Brooks: musical saw.

Album information

Title: The Lost Album from Ronnie Scott's | Year Released: 2022 | Record Label: Resonance Records

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