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Matteo Paggi: Giraffe
ByEnrico Rava
trumpetb.1939
Matteo Paggi
trombone
Lorenzo Simoni
saxophone, altoAndrea Carta
drumsMasako Sakai
pianoAndrea Del Vescovo
trumpetMisha Voeykov
bass, electricSaid Vroon
drumsYunah Han
piano
Vittorio Solimene
pianoJesse Schilderink
saxophoneLa musica dell'album, e di quel concerto, è un buon mix di tradizione e innovazione: i brani sono infatti nel solco del modern jazz, con strutture aperte e alcuni radicali cambi di scenario, pur conservando sia impronta narrativa, sia chiari spazi d'assolo, caratterizzati da una tendenza all'ascesa dinamica. Questo è evidente soprattutto nella formazione del 2024, che si avvale della spinta e degli assoli contrapposti del leader, che al trombone ha verve, fantasia e controllo del suono, e dell'eccellente Simoni, che al contralto duetta benissimo con Paggi e inanella dei soli intensi, estremamente vari e mai ripetitivi. Ottimo il supporto di Ho Chin Kiat, mentre la Sakai brilla per nitidezza alla tastiera. L'iniziale "Ham and Sun," pur aperta con rilassatezza dal piano, è poi esemplare per progessività e intensità, mentre "Ricordo" ha una doppia identità, grazie a un brusco e sorprendente cambio di scena che la trasforma in un singolare carosello di ispirazioni diverse. "Things That Build Concepts" ha un filo conduttore più lineare, scandito dagli assolieccellenti quelli di Simoni e Sakai, qui più classicheggiante e anche in questo caso basato sulle oscillazioni dinamiche. "Cantiere," ultimo brano del quintetto 2024, è inizialmente dominato ancora dal contralto su stilemi neobop e poi, dopo un breve sipario da big band, dal trombone di Paggi, che attinge ecletticamente a più stili, armonizzando il tutto con la sua esuberante pronuncia strumentale.
Dopo una traccia di silenzio, "Once I Got a Llama," che funge da separatore delle due diverse parti del disco, i tre brani successivi sono maggiormente incentrati su Paggi: lirico, con l'accompagnamento dal bel piano di Yunah Han in "Return"; più aggressivo ed espressivo in "Gero," dove fa la sua parte anche la tromba di Del Vescovo e l'intera formazione dà vita a un suono più collettivo, con un consistente contributo di Voeykov al basso elettrico e Vroon alla batteria; scoppiettante e istrionico nella conclusiva "Slow my Skiing," una più tradizionale collana di assoli nella quale brillano ancora la Han e Vroon. Complessivamente i tre brani lasciano la sensazione di una formazione più ritmica e maggiormente caratterizzata dalla batteria rispetto a quella del 2024, invece più organica e complessa nelle sue tessiture.
Un disco ben suonato e ben registrato, non banale e che si ascolta con piacere, vetrina per artisti non ancora notissimi, ma tutti di grandi qualità, sui quali spiccano oltre a Paggi, già ben lanciato sulla scena non solo nazionale l'altosassofonista Lorenzo Simoni e le due pianiste. ">
Track Listing
Ham and Sun; Ricordo; Things that Build Concepts; Cantiere; Once I Got a Llama; Return; Gero; Slow My Skiing.
Personnel
Matteo Paggi
tromboneLorenzo Simoni
saxophone, altoMasako Sakai
pianoAndrea Carta
drumsAndrea Del Vescovo
trumpetYunah Han
pianoMisha Voeykov
bass, electricSaid Vroon
drumsAlbum information
Title: Giraffe | Year Released: 2025 | Record Label: Jam/Unjam
Tags
Matteo Paggi
Album Review
Neri Pollastri
Giraffe
Jam/UnJam
Enrico Rava
Lorenzo Simoni
Andrea Carta
Masako Sakai
Jonathan Ho Chin Kiat
Andrea Del Vescovo
Misha Voeykov
Said Vroon
Yunah Han
Jazz&Wine Of Peace 2024
Vittorio Solimene
Jesse Schilderink
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