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Jazz em Agosto 2019

Jazz em agosto
Lisbona
1-4.8.2019
Resistenza e narrazioni.
Questo in sintesi il filo conduttore dell'edizione 2019 di Jazz em Agosto, in corso di svolgimento come sempre presso la fondazione Gulbenkian a Lisbona. Un'edizione "militante," dunque, sebbene non così originale come in altre occasioni, vista la ripresa di spettacoli già presentati in altri festival lo scorso anno.
Una riflessione ad alta voce e a suoni spiegati su ciò che comporta la negazione dei diritti fondamentali, sempre più compressi in un occidente che ha smarrito la sua vocazione cosmopolita e che ritrova paradossalmente il fascino perverso della crudeltà. Qualcuno potrà osservare che la sinistra in genere riesce ormai solamente a protestare ma non a proporre un modello credibile di aggregazione per chi sta ai margini. Ma se questo è molto vero per il mondo strettamente politico, è compito invece primario per le arti creative ritrovare l'autorevolezza dello spirito critico, troppo spesso oscurato da un generico accomodamento postmoderno.
Spirito critico che non è mai venuto meno nell'opera di

Marc Ribot
guitarb.1954
I nuovi innesti solistici hanno giovato al sound complessivo: confermato

Jay Rodriguez
saxophone
Reinaldo de Jesus
percussion
Brad Jones
bass
Ches Smith
drumsUna prospettiva africana-americana sul tema della resistenza culturale è venuta da "Heroes Are Gang Leaders," collettivo di poesia e musica fondato qualche anno fa da

James Brandon Lewis
saxophone, tenorb.1983
Dopo le "Amiri Baraka Sessions," il repertorio ora verte in nuove composizioni dove il grande intellettuale scomparso diventa il nume tutelare, il punto di riferimento stilistico e maestro di vita, ma dove la creatività personale deve giocare le sue carte e trovare i suoi registri espressivi.
? un set rutilante e monocromo, con diverse storie raccontate a gran velocità, impossibili da decifrare per chi non possiede un inglese (anzi, un americano..) di prim'ordine. Orgoglio nero serissimo ma anche ironico e sdrammatizzante, tecniche di doppi significati e riferimenti all'attualità, musiche cariche di riff, tra jazz di sintesi e funk storicizzato, Heroes Are Gang Leaders hanno divertito e fatto riflettere, pur con un set non privo di sbavature e lungaggini. James Brandon Lewis è bravo a non prendersi la scena e a lavorare per il gruppo, belle cose sentiremo dalla giovane pianista e cantante Jenna Camille.
Non capita spesso di incontrare nei festival europei il quartetto Burning Ghosts, esponente della scena più estrema della California, documentato anche da Zorn in un CD Tzadik. Jazz em Agosto lo ha inserito proprio il sabato sera all'Anfiteatro Ar Livre e il gruppo ha ripagato l'attenzione con un concerto vibrante, assai acuto nei decibel ma anche di notevole sostanza musicale.
L'idea è quella di far interagire composizioni tecnicissime, di un virtuosismo esecutivo assoluto, con un controcanto di chitarra elettrica heavy-rock talora spiazzante e iper-cinetico. L'inizio è debitore sia di Braxton che di Zorn, con architetture tematiche zigzaganti, accelerazioni e rallentamenti costruiti ad arte, esplosioni e dissolvenze incrociate. Poi c'è un'oasi lirico-meditativa con un tributo a

Charlie Haden
bass, acoustic1937 - 2014
Aaron Mclendon
drumsRichard Giddens
bassScelta la sede del Grande Auditorium invece per Mandorla Awakening, l'opera della flautista e compositrice

Nicole Mitchell
fluteb.1967
Le musiche di questa favola fantascientifica-distopica ma piena di speranza di redenzione si reggono su una frammentazione di episodi, su pannelli sonori che si intersecano mutando costantemente carattere. Ci sono sequenze drammatiche, astratte, mistiche, e poi invece trame danzanti e melodicamente accattivanti; spazi per un rock psichedelico allucinato e descrizioni quasi bucoliche, con flauti, shakuhachi, strumenti a corde e a percussioni orientali; infine un'esplosione soul con la sciamanica voce di Avery R. Young, che ha sciolto la tensione d'insieme con una performance di grande impatto emotivo. Hanno funzionato il montaggio delle parti e la brillantezza dei solisti, con interventi splendidi del cello di

Tomeka Reid
cello
Mazz Swift
violin
Tatsu Aoki
bassb.1957
I pomeriggi nell'auditorium minore, ascoltati un magnifico duetto di improvvisazione tra

Ingrid Laubrock
saxophoneb.1970

Tom Rainey
drumsb.1957
Ricardo Toscano
saxophone, alto
Rodrigo Pinheiro
pianoMiguel Mira
cello
Gabriel Ferrandini
drumsb.1986
La seconda parte di Jazz em Agosto, alla quale non abbiamo potuto assistere, era in programma dall'8 al 11 e ospitava altrettanto notevoli concerti, da

Mary Halvorson
guitar
Ambrose Akinmusire
trumpetb.1982

Joey Baron
drumsb.1955

Tomas Fujiwara
drums
Zeena Parkins
harp
Théo Ceccaldi
violinb.1986
Foto: Petra Cvelbar (per gentile concessione di Jazz em Agosto)
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