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Marco Bardoscia Quintet al Teatro Ristori di Verona

Courtesy Maria Cristina Napolitano
Rassegna Jazz del Teatro Ristori
Verona
16.11.2023
Inaugurata il 14 settembre col trio

Michael Blicher
saxophone
Dan Hemmer
organ, Hammond B3
Steve Gadd
drumsb.1945

Marco Bardoscia
bass, electricSimone Padovani
percussion
William Greco
piano
Dario Congedo
drumsDa tempo partner di

Paolo Fresu
trumpetb.1961
Legnomadre è la naturale prosecuzione del precedente album The Future Is a Tree e ne sviluppa gli assunti ecologici e la fragranza melodica, in un ricco connubio con pulsazioni ritmiche e timbriche latine. Da questa prospettiva il contributo di Mirabassi e Padovani ha confermato d'essere fondamentale: il clarinettista perugino è uno strumentista straordinario, che alla tecnica portentosa aggiunge il forte rapporto affettivo e professionale con la musica brasiliana. Padovani è un musicista eclettico con vasta esperienza nel jazz e nelle musiche etniche e la ricchezza del suo tappeto percussivo alle congas è stato centrale.
Il concerto veronese è iniziato con le tinte radiose del tema "Legnomadre" la cui melodia base era ripetuta dal contrabbasso con archetto sui contrappunti del pianoforte. Una breve esposizione che ricordava la dolcezza del coltraniano "After the Rain" seguita dall'ingresso sul palco di Mirabassi per l'esecuzione di "Peace": il brano s'è sviluppato da un quadro danzante col contrabbasso in primo piano ad un lungo assolo di pianoforte, per concludersi in modo ritmicamente brioso con l'intervento di Mirabassi.
Il concerto è proseguito con gli altri temi del repertorio discografico a partire da "Palo Santo," dove Mirabassi ha eseguito un lungo e immaginifico intervento, privilegiando il registro acuto dello strumento. Con un titolo preso a prestito da un libro del poeta Christian Bobin, "Abitare poeticamente il mondo" ha visto protagonista il sensibile William Greco, in uno sviluppo melodico divenuto struggente con l'aggiunta di Mirabassi.
Autore di quasi tutti i brani, Marco Bardoscia non si caratterizza solo come un solido strumentista ma emerge per le composizioni cantabili, dalla dolce e sottile malinconia. In un riuscito equilibrio tra momenti intimi ed estroversi i brani successivi hanno esplorato l'universo latino con gli esuberanti "Madeira" e "Otto il pirata." Il finale non poteva non comprendere "Lágrimas Negras" il brano di Miguel Matamoros che nel disco è interpretato dalla voce di Mannarino. Anche senza questi l'esecuzione non ha perso di fascino ed ha esaltato il pubblico che ha chiesto due bis.
La rassegna del Teatro Ristori prosegue il 31 gennaio 2024 con il quintetto di

Maria Pia De Vito
vocalsb.1960

Bill Laurance
piano
Michael League
bass
Brad Mehldau
pianob.1970

Gonzalo Rubalcaba
pianob.1963

John Patitucci
bassb.1959

Dave Weckl
drumsb.1960

Joey Calderazzo
pianob.1965
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Live Review
Marco Bardoscia
Angelo Leonardi
Italy
Verona
Gabriele Mirabassi
Simone Padovani
William Greco
Dario Congedo
Paolo Fresu
Miguel Matamoros
Maria Pia DeVito
Bill Laurance
Michael League
brad mehldau
Gonzalo Rubalcaba
John Patitucci
Dave Weckl
Joey Calderazzo
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