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Elisabeth Harnik, Zlatko Kau?i?: One Foot in the Air
ByElisabeth Harnik
piano
Zlatko Kau?i?
drumsE in effetti l'ora di musica realizzata dagli artisti anche al solo ascolto rende l'idea di quanto deve essere accaduto sul palco di Eggersdorf: le cinque improvvisazioni e il bis, variabili sia nella durata, sia nello sviluppo, sono però accomunate da una grande varietà timbrica, da una forte intensità dinamica e dal costante interagire, talvolta quasi ribattendo colpo su colpo, del piano e della batteria.
La prima improvvisazione è una delle più brevi, ma è caratterizzata da una grande intensità: l'interazione è strettissima, quasi una battaglia tra la fitta sonorità metallica della batteria e le cascate di note à la

Cecil Taylor
piano1929 - 2018
Ancora attorno al quarto d'ora la terza improvvisazione, che inizia con un rumoreggiare basso e tormentato, ancora con pelli grattate, oggetti che rotolano, eco interne al pianoforte, carillon. ? quasi una pausa meditativa della musica, che se ne resta sospesa per metà del brano, poi riemerge con colpi percussivi discreti su entrambi gli strumenti, che diventano un caleidoscopio di colori sulla batteria e un progressivo incedere fraseggiante sul piano. Lo scroscio di note che segue, con l'intrecciarsi dell'uno strumento con l'altro in un crescendo di intensità e di velocità, è uno dei momenti più alti dell'album: fortissimo l'impatto, sonoro ed emotivo, grazie al serratissimo rispondersi dell'uno e dell'altro, pur in assenza di tracce scritte.
Schiocchi, oggetti che rimbalzano e campanelli aprono la quarta improvvisazione, accompagnati da uno stridor di corde, cui segue un progressivo aumento di intensità che sulla batteria è ancora ricerca di suoni liberi, sul piano un tambureggiare scuro, cesellato da fraseggi, sempre in stretta interazione, che si conclude in un rapido ed espressivo glissando. Più guizzante il quinto e ultimo brano, con il pianoforte che riproduce cluster, celle ripetute e rapidissimi fraseggi mentre la batteria lo mima tanto sui tamburi, che ripetono ritmi ossessivi, sia su piatti e cornici, dove le sonorità, pur ritmate, sono più libere e imprevedibili. ? al quinto minuto che il piano dà vita a una narrazione ascendente, accompagnata da un pedale evocativo che la batteria amplifica rullando: si apre in questo modo un altro dei momenti alti dell'album, sfrangiato poi in rumori di strappi e sfregamenti che, con misurata lentezza, portano al decimo minuto a una conclusione dal gusto lievemente drammatico, ma anche pienamente risolutivo.
Il disco si chiude con un breve bis che, partendo da rumori aggregati, si trasforma in un'intensissima prolusione di neppure quattro minuti, riprendendo con suoni nitidi e bellissimi le atmosfere del brano di apertura.
Non succede sempre, ma quando l'improvvisazione è baciata dall'ispirazione gli esiti sono incantevoli e sorprendenti. A Kau?i?, specie quando s'incrocia con i pianisti europeicome

Agusti Fernandez
pianob.1954
Track Listing
One Foot in the Air I; One Foot in the Air II; One Foot in the Air III; One Foot in the Air IV; One Foot in the Air V; Last Step (Remembering Heimo Steps).
Personnel
Elisabeth Harnik
pianoZlatko Kau?i?
drumsAlbum information
Title: One Foot in the Air | Year Released: 2023 | Record Label: Not Two Records
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