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Premio Internazionale Massimo Urbani 2023

Courtesy Luciano Serafini
Camerino
Auditorium Benedetto XIII
1-2.7.2023
Trent'anni fa, il 23 giugno 1993, moriva

Massimo Urbani
saxophone1957 - 1993
Va segnalato innanzi tutto che l'occasione del trentennale della scomparsa del jazzista dedicatario, rimasto come uno degli improvvisatori più vulcanici del panorama italiano, ha dato il via ad un paio di iniziative editoriali di grande rilievo. La Red Records ha pubblicato il CD Massimo Urbani Quintet 30, che riporta un concerto tenuto alla Tavernetta Sampieri di Bologna nel dicembre 1981. Cinque degli standard più amati dal leader funzionano da trampolino di lancio per i suoi assoli visionari, di un'urgenza creativa indifferibile, carichi di deviazioni sonore deformanti ed espressive; un'improvvisazione drammatica la sua, che sarebbe limitativo definire boppistica e che difficilmente è stata eguagliata dai suoi epigoni negli anni successivi. La seconda iniziativa consiste nella pubblicazione, avvenuta nell'inverno passato, del libro Philology Jazz Records, voluto da Cristiana Piangiarelli, figlia di Paolo, e coordinato da Roberto Arcuri. Il volume, molto ricco sotto l'aspetto iconografico, con foto storiche di Carlo Pieroni e copertine di dischi, in primis della Philology ma anche di altre attivissime case discografiche italiane degli anni Settanta, è completato dal catalogo completo dell'etichetta e da ricordi e interviste a famosi jazzisti italiani.
Giunto alla ventisettesima edizione, il Premio Internazionale Massimo Urbani ha l'obiettivo di scoprire e valorizzare la spontaneità improvvisativa ed espressiva di talenti del jazz senza porre limiti di età e di provenienza. Come nelle passate edizioni i dieci finalisti di quest'anno, tutti nati fra il 1997 e il 2003, si sono misurati con due standard più o meno noti, da loro scelti ed eseguiti con il sostegno di un'unica sezione ritmica formata dal pianista

Alessandro Lanzoni
pianoMassimo Manzi
drumsLa giuria ufficiale, presieduta da

Francesco Cafiso
saxophoneb.1989

Johnny Hodges
saxophone, alto1907 - 1970
La serata di premiazione, che si è svolta il primo luglio, è stata preceduta nel tardo pomeriggio dal concerto del vincitore della passata edizione, il sassofonista Antonio Ottaviano alla testa del suo Bright 6tet, che ha presentato i brani del disco inciso grazie all'opportunità avuta dal Premio. Il compatto e originale repertorio è stato affrontato con un interplay ben rodato, mettendo in grande evidenza come solisti il chitarrista Federico Brosio e il pianista

Vittorio Solimene
pianoRoberto Bisello
drums
Rosario Giuliani
saxophone, alto
Gianluca Petrella
tromboneb.1975

Nico Gori
clarinetb.1975

Max Ionata
saxophone, tenorb.1972
Julian Oliver Mazzariello
saxophone, tenorFabio Giachino
pianoTags
Live Review
Massimo Urbani
Libero Farnè
Italy
Perugia
Alessandro Lanzoni
Massimo Manzi
Francesco Cafiso
Johnny Hodges
Antonio Ottaviano
Rosario Giuliani
Alfonso Deidda
Gianluca Petrella
Nico Gori
Max Ionata
Julian Mazzariello
Fabio Giachino
Emilia Zamuner
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