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Rinascita a Chicago: le gemme dell’etichetta International Anthem

Nel 2014 a quasi cinquant'anni esatti dalla nascita dell'AACM (peraltro ancora vitale) grazie all'International Anthem Chicago torna a catalizzare l'attenzione del pubblico del jazz. Ovviamente non esistono altri elementi che permettano di accostare le due realtà. L'International Anthem non è un'associazione di artisti ma un'etichetta discografica, creata quasi per caso da giovani bianchi, un musicista proveniente dall'area punk (Scott McNiece) e due tecnici del suono, (David Allen e Dave Vettraino).
L'humus che ha consentito tale nascita è lo straordinario e composito universo musicale di Chicago, alimentato da una tradizione gloriosa: limitandoci agli ultimi 70 anni ricordiamo il blues elettrico di

Muddy Waters
guitar1915 - 1983

Howlin' Wolf
vocals1910 - 1976

Sun Ra
piano1914 - 1993

Fred Anderson
saxophone1929 - 2010

Ken Vandermark
saxophoneb.1964

Rob Mazurek
trumpetb.1965

?Chicago è nota per essere uno dei luoghi di nascita del jazz sperimentale, d'avanguardia e creativodice McNiece Non importa quale sia la musica elettronica o cumbiaabbiamo un approccio sperimentale. Molti dei nostri dischi sono stati prodotti in un contesto improvvisato. Inoltre il jazz creativo a Chicago è un lignaggio che si tramanda da generazioni. Gli Hear in Now, uno dei gruppi della nostra etichetta, suonano con l'Art Ensemble of Chicago. In altri generi, come il punk, quando vedi i rocker sessantenni degli anni ottanta è ridicoloun vero tour della nostalgia. Nel jazz è il contrario. I musicisti più giovani e innovativi ammirano gli anziani?.
Pur ribadendo che non si occupano esclusivamente di jazz (?chiamateci "progressive," una label che sfida i confini?), nei quasi cinquanta dischi di un catalogo creato in sette anni, la presenza dei jazzmen è massiccia. In quest'introduzione abbiamo selezionato i più significativi: Rob Mazurek,

Jeff Parker
guitarb.1967

Makaya McCraven
drumsb.1983

Jaimie Branch
trumpet1983 - 2022

Tomeka Reid
cello
Ben LaMar Gay
multi-instrumentalist
Angel Bat Dawid
vocals
Junius Paul
bass, electric
Irreversible Entanglements
band / ensemble / orchestrab.2015
Dicevamo che la nascita ufficiale dell'etichetta è il 2014 ma conviene tornare indietro di qualche anno per inquadrare il contesto.
Gli inizi
Scott McNiece è nato a Crown Point, Indiana, e ha operato come batterista di gruppi punk nella vicina Bloomington. Quando la principale band in cui suonava (The Prizzy Prizzy Please) si sciolse Scott si trasferì a Chicago, dove c'erano maggiori opportunità di suonare. Non aveva ancora le idee chiare sul futuro e s'iscrisse alla National Louis University progettando di fare l'insegnante. Per pagare l'affitto trovò lavoro in un locale, il Gilt Bar.?Dopo aver preso a lavorare lì -ha raccontato in un'intervista a fauxsounds.com -(...) ho chiesto al proprietario se potevo creare delle playlist per la clientela e lui s'è dimostrato felice. Ho continuato a farlo gratis per molto tempo, finchè mi ha detto: "Voglio iniziare a pagarti per farlo." Penso che volesse creare delle aspettative per il lavoro. L'idea che qualcuno mi pagasse per fare una playlist era incredibilmente ridicola all'epoca per me e per molto tempo ho insistito che non mi pagasse. Sono passati altri mesi finchè i soldi sono diventati reali. Il proprietario aprì altri ristoranti nell'arco di un anno e ogni volta che ne apriva uno il mio carico di lavoro diventava più intenso. Così, nell'estate del 2011 stavo facendo il barista e lui venne nel bar e mi disse: "Ehi, penso che sia ora che tu diventi un curatore musicale a tempo pieno." Io risposi: Va bene. ? fottutamente fantastico. Voglio assolutamente farlo?.
L'anno dopo Scott varò "Uncanned Music" per fornire playlist ai locali di Chicago ma quell'attività prese nuove direzioni per l'attrattiva esercitata in lui dal jazz: ?Si trattava dei ragazzi che suonavano nel mio quartiereriporta Ian Preece nel volume Listening to the Wind -e dalla mia prospettiva era una musica incredibilmente potente e rilevante ripensando a quanto semplice era il punk rock che avevo sentito per anni. Mi son detto: cosa potrebbe essere più punk, più cazzuto, più rivoluzionario di quello che stavano facendo questi musicisti d'avanguardia? Che mi sfidavano con suoni quasi inascoltabili. Ascoltavo la musica con un impegno che non avevo mai avuto ed ero più interessato e ispirato dalla musica come ascoltatore di quanto non lo fossi mai stato come musicista. ? stato allora che ho iniziato a scavare più a fondo e imparare di più sul passato?.
Tra i musicisti che ascoltava c'erano Jaimie Branch,

Nick Mazzarella
saxophone, altob.1984

Joshua Abrams
bass, acoustic
John Herndon
percussionFu così che progettò di usare il locale seminterrato del Gilt Baril Curio -per ospitare alcuni di quei musicisti. Nell'estate 2011 McNiece lanciò la serie "Trio in Curio," con musicisti ogni lunedì sera poi, su consiglio di Nick Mazzarella, la formula cambiò ospitando una stessa formazione per più settimane.
Nel 2012 offrì a Rob Mazurek una scrittura mensile con l'impegno di suonare composizioni originali. Chiamò il suo amico ingegnere del suono David Allen e da quelle registrazione nascerà il primo album (il vinile Alternate Moon Cycles) della futura etichetta. Due lunghe esecuzioni di 16 e 15 minuti intitolate "Waxing Crescent 1" e "Waxing Crescent 2" incise da Mazurek alla cornetta con Matt Lux al basso elettrico e Mikel Patrick Avery all'organo. I brani sono un omaggio a

Bill Dixon
trumpet1925 - 2010
Makaya McCraven
La seconda scrittura significativa fu con i piccoli organici del batterista
Makaya McCraven
drumsb.1983

Marquis Hill
trumpetb.1987

Matt Ulery
bass, acoustic
Joshua Abrams
bass, acoustic
Junius Paul
bass, electric
Tony Barba
saxophone
Justin "Justefan" Thomas
vibraphoneb.1987

Jeff Parker
guitarb.1967
Jeff Parker
Il passo successivo è stata la pubblicazione del progetto di Jeff Parker, The New Breed. Il chitarrista dei Tortoise, che aveva dato un notevole contributo al disco di McCraven, propose a McNiece un suo progetto. Il risultato (che uscirà nel giugno 2016 col titolo The New Breed) presentava otto temi ricalcando la filosofia operativa di In the Moment: otto brani risultanti da una sintesi tra libere improvvisazioni strumentali, vecchi frammenti tematici sepolti nel suo hard disk e campionamenti riassemblati in post-produzione. Quando Parker propose a McNiece il progetto, chiedendo un anticipo per pagare i musicisti, questi accettò pur avendo le casse vuote. ?Non avevo idea dove avremmo preso i soldiha ricordato poiEravamo al verde e dovevo prendere i soldi dal mio conto corrente personale, quei pochi che avevo?. Jeff prese il sassofonista
Josh Johnson
saxophone, altoPaul Bryan
bass
Jay Bellerose
drumsJaimie Branch
Un momento centrale sul cammino dell'etichetta è stato il disco Fly or Die della trombettista Jaimie Branch. Nata a Long Island (New York) ma trasferitasi con la famiglia a Wilmette (Chicago), quando aveva 14 anni, Jaimie suonava la tromba già dall'età di nove e ha espresso gratitudine alla Windy City per la sua eclettica formazione (jazz, punk, noise, indie rock, hip hop, electronic). Dopo il diploma al New England Conservatory di Boston e il ritorno di qualche anno a Chicago, nel 2015 s'è stabilita a New York dove ha conseguito il Master's Degree in Jazz Performance. Il suo coinvolgimento con l'International Anthem è del 2016, dopo i concerti che organizzò al Manhattan Inn di Brooklyn chiamando a esibirsi i suoi amici di Chicago. Uno di questi la vedeva guidare un quartetto con la violoncellista Tomeka Reid, il bassista
Jason Ajemian
bass, acoustic
Chad Taylor
drumsb.1973

Josh Berman
cornetLester St Louis
celloIl catalogo s'arricchische
Il triennio 2017-2019 vede la definitiva affermazione dell'etichetta, con le opere di giovani fantasiosi artisti. Tra gli album più significativi ricordiamo Not Living in Fear dello string trio Hear It Now; Irreversible Entanglements del quintetto omonimo e il successivo Who Sent You?; Universal Beings di Makaya McCraven; Downtown Castles Can Never Block the Sun di Ben LaMar Gay; The Oracle di Angel Bat Dawid.Formato dalla violoncellista Tomeka Reid, dalla violinista

Mazz Swift
violin
Silvia Bolognesi
bass, acousticNello stesso anno esce l'album Irreversible Entanglements con l'omonimo collettivo impegnato ad attualizzare forme e contenuti dalla New Thing degli anni sessanta, con testi di denuncia e improvvisazioni free. Dell'ensemble fanno parte la poetessa e attivista
Camae Ayewa
vocals
Keir Neuringer
saxophone
Aquiles Navarro
trumpet
Luke Stewart
bass, electricTcheser Holmes
drumsLe parole di Luke Stewart sono chiare: ?Musicalmente l'idea era di riprendere gruppi come il New York Art Quartet e varie altre collaborazioni tra gruppi free e poeti. Eravamo tutti ispirati da Amiri Baraka e la sua collaborazione con il New York Art Quartet ha rappresentato un momento chiave che sentivamo necessario rivisitare?. A quell'esordio sono seguiti Homeless/Global nel 2019 e Who Sent You? nel 2020.
Di Makaya McCraven ci siamo occupati a fondo su questa testata ma non possiamo sorvolare su Universal Beings, per l'importanza artistica, il successo di pubblico e il positivo riverbero su tutta l'etichetta. Quell'operaincisa tra l'agosto 2017 e il gennaio 2018 -ha consacrato il batterista e compositore di Chicago tra le massime personalità emergenti del jazz. Un lavoro registrato con quattro differenti formazioni comprendenti

Joel Ross
vibraphone
Brandee Younger
harpb.1983

Shabaka Hutchings
woodwinds
Nubya Garcia
saxophoneGli album Downtown Castles Can Never Block The Sun e The Oracle ci consentono di tracciare un profilo di Ben LaMar Gay e di Angel Bat Dawid, ancora poco noti al pubblico italiano del jazz. Entrambi appartengono ad una nuova schiera di visionari artisti afro-americani che fondono canto, poesia, elettronica e numerosi stili musicali (libera improvvisazione, synth-funk, hip-hop coi suoi sottogeneri, house eccetera) in forme nuove, spesso remixate in post produzione.
Ben LaMar Gay
Cornettista, polistrumentista, cantante ed eclettico compositore, LaMar Gay ha pubblicato il primo disco a suo nome a 40 anni, dopo varie esperienze effettuate a Chicago e in Brasile. Nato nel South Side di Chicago, ha studiato alla Northeastern Illinois University, ha insegnato per alcuni anni ed è entrato a far parte dell'AACM. Dal 2011 al 2013 ha vissuto in Brasile lavorando come DJ e MC (Master of Ceremonies) e collaborando con vari musicisti brasiliani. Tornato a Chicago ha svolto numerose e diversificate collaborazioni (
George Lewis
tromboneb.1952

Nicole Mitchell
fluteb.1967
A questo notevole esordio l'International Anthem ha fatto seguire alcuni dei sette album mai pubblicati del cornettista: nel 2018 l'audiobook 500 Chains; Grapes (un'eclettica collezione di beat, paesaggi sonori, registrazioni casalinghe prodotte da Gay nel 2013 e 2014) e Benjamin e Edinho, raffinato incontro vocale e strumentale col chitarrista brasiliano
Edinho Gerber
guitar
Moacir Santos
composer / conductor1926 - 2006
Angel Bat Dawid
Pubblicato nel febbraio 2019, The Oracle della Bat Dawid, ha rappresentato il debutto d'avanguardia più insolito e sorprendente del decennio. Nata Angel Elmore (il nome d'arte Bat Dawid significa "Figlia di Davide" in ebraico) la clarinettista, tastierista, cantante e compositrice di Chicago ha iniziato a occuparsi di musica a tempo pieno nel 2014, riuscendo in pochi anni ad assumere un ruolo di rilievo nella comunità jazzistica del South Side. Dopo aver partecipato alle jam session del Sonic Healing Ministries del sassofonista David Boykin, ha fondato il collettivo Partecipatory Music Coalition con musicisti che entreranno nella sua band "Tha Brothahood" :
Adam Zanolini
multi-instrumentalistXristian Espinoza
saxophone, tenorNorman W. Long
electronics
Isaiah Collier
saxophone- 1998
Deacon Otis Cooke
synthesizerViktor Le Givens
vocalsThe Oracle è un lavoro realizzato interamente da lei, registrando sul cellulare con un'app che le ha permesso di sovraincidere fino a sette tracce usando clarinetto, pianoforte, percussioni e voce, più samples e frammenti d'ambiente registrati durante i suoi viaggi, da Londra a Cape Town. L'unico altro musicista partecipante è il batterista sudafricano Asher Simiso Gamedze, nel brano "Capetown." Angel ha poi mixato il tutto in un piccolo studio della Radcliffe W. Hunter House della Saint Thomas Episcopal Curch. In gran parte del disco si respira un clima di forte spiritualità, incarnato in dolci melodie di sapore gospel e testi poetici cantati o declamati con forte partecipazione emotiva (vedi il conclusivo "Oracle"), su fondali di tastiere e contrappunti di clarinetto. La libera improvvisazione è circoscritta in "Impepho" (sovraincisioni di clarinetti) e nella lunga e veemente performance del citato "Capetown."
?The Oracle ha rappresentato una marca temporale che non può più essere ricreata. Anche quando l'eseguo con la mia band "Tha Brothahood" ha detto l'artista a Cisco Bradley -i brani vanno in tutt'altra direzione, cosa che amo molto. Passando da me che suono tutti gli strumenti alla band di sette elementi, la musica assume tutt'altra dimensione. (...) Una delle ragioni per cui ho usato il mio telefono per registrare Oracle era perché più conveniente a esprimere le mie idee compositive?. La cantante e clarinettista ha inciso sempre nel 2019 il mini LP Transition East e Angel Bat Dawid & Brothahood Live entrambi pubblicati nel 2020. Quest'ultimo è stato ripreso quasi per intero a Berlino ma la prima traccia risale al 2018 e la vede al SAE Institute di Chicago interpretare con veemenza la celebre "Enlightenment" di Sun Ra.
Junius Paul
L'ultima gemma discografica che abbiamo scelto è Ism, il debutto di Junius Paul, presenza centrale nei gruppi di Makaya McCraven e
Marquis Hill
trumpetb.1987

Fred Anderson
saxophone1929 - 2010

Art Ensemble Of Chicago
band / ensemble / orchestraJustin Dillard
pianoTags
Live Review
Angelo Leonardi
Italy
Muddy Waters
Howlin' Wolf
Sun Ra
Ken Vandermark
Mats Gustafsson
Rob Mazurek
Tortoise
Jeff Parker
Makaya McCraven
Jaimie Branch
tomeka reid
Ben LaMar Gay
Angel Bat Dawid
Junius Paul
Nick Mazzarella
Joshua Abrams
John Herndon
Bill Dixon
Marquis Hill
Matt Ulery
Tony Barba
Justin "Justefan" Thomas
Josh Johnson
Paul Bryan
Jay Bellerose
Jason Ajemian
Chad Taylor
Matt Schneider
Josh Berman
Mazz Swift
Silvia Bolognesi
Camae Ayewa
Keir Neuringer, il trombettista {{Aquiles Navarro
Luke Stewart
Tcheser Holmes
Joel Ross
Brandee Younger
shabaka hutchings
Nubya Garcia
George Lewis
Nicole Mitchell
Theo Parrish
Tom Zé
Edinho Gerber
Charles Stepney
Moacir Santos
Adam Zanolini
Xristian Espinoza
Norman W. Long
Isaiah Collier
Deacon Otis Cooke
Viktor Le Givens
Asher Simiso Gamedze
Fred Anderson
Art Ensemble of Chicago
Justin Dillard
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Makaya Mccraven
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Makaya McCraven
Le Poisson RougeNew York, NY
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Tue

Makaya McCraven
Great American Music HallSan Francisco, CA
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Thu
Makaya Mccraven
Dazzle Jazz ClubDenver, CO
Oct
23
Thu
Makaya Mccraven
Dazzle Jazz ClubDenver, CO
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