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Saalfelden Jazz Festival, 2018

Saalfelden, Austria
Casa del Jazz
23-26.08.2018
Il Jazzfestival di Saalfelden garantisce di solito un combinato efficace di musica avventurosa, inedita, ed esibizioni invece legate a nomi "sicuri," sempre di gran qualità. Quest'anno la formula si è rivelata meno felice del solito, pur contando su un numero di concerti ancor più elevato. Non è semplice azzeccare le proposte nuove, molti gruppi al di là delle apparenze riciclano materiali ampiamente prevedibili. Sta di fatto che diversi osservatori hanno criticato l'insieme del programma, senza per questo negare l'eccellenza di alcuni set.
In effetti spesso molte musiche sono parse prive di passione, sfocate, attente più all'intrattenimento e alla tecnica che non alla concentrazione emotiva e a una convincente poetica.
Questione anche di gusti personali, ma dispiace notare come i consueti musicisti americani, passati più volte al festival, siano sempre diverse spanne sopra alla variegata compagine di gruppi europei, anche giovani, non tutti all'altezza della situazione.
Tra questi piace citare gli austriaci Little Rosies Kindergarten, gruppo di tredici elementi che, pur con una proposta un po' dispersiva ed eclettica, hanno mostrato un sano entusiasmo tematico e improvvisativo, oltre all'avvincente tecnica percussiva di

Judith Schwarz
drums
Théo Ceccaldi
violinb.1986
Sempre al Nexus, ottima impressione ha lasciato il percussionista

Lukas König
drumsb.1988

Elliott Sharp
guitar, electricb.1951
A proposito di chitarristi: notevole come al solito

Marc Ribot
guitarb.1954
Due chitarre formidabili (

Mary Halvorson
guitar
Brandon Seabrook
guitarb.1984

Tomas Fujiwara
drums
Ralph Alessi
trumpetb.1963

Taylor Ho Bynum
cornetb.1975

Gerald Cleaver
drumsb.1963
Gli svizzeri Schnellertollermeier, con il repertorio di "Rights" espongono invece un minimalismo granitico e ipervirtuoso che, specie per qualche sequenza, sfutta al meglio i volumi gonfi, enfatici, oltre che la struttura compositiva ad incastro, zeppa di loops e barocchismi elettrici.
Su tutt'altro versante la vulnerabilità di

Jaimie Branch
trumpet1983 - 2022

Bill Dixon
trumpet1925 - 2010
Non molti gli afroamericani presenti quest'anno.

Joe McPhee
woodwindsb.1939

Joshua Abrams
bass, acousticDaunik Lazro
saxophone, tenor
Chad Taylor
drumsb.1973
E, molto attesa,

Nicole Mitchell
fluteb.1967

Tomeka Reid
cello
Alex Wing
guitarb.1981

Shabaka Hutchings
woodwindsGran classe infine nell'epilogo riservato al quartetto "Throw a Glass," diretto dal violoncellista

Erik Friedlander
cellob.1960

Uri Caine
pianob.1956

Mark Helias
bass
Ches Smith
drumsPubblico sempre numerosissimo ed entusiasta, come da tradizione a Saalfelden. Che si prepara già a celebrare la quarantesima edizione, il prossimo anno.
Foto: Matthias Heschl
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