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Samo Salamon: un mondo di variegate esplorazioni


Tim Berne
saxophone, altob.1954

Mark Turner
saxophone, tenorb.1965

Michel Godard
tuba
John Hollenbeck
drumsb.1968

Drew Gress
bassb.1959

Stefano Battaglia
pianob.1965

Gianluca Petrella
tromboneb.1975

Tony Malaby
saxophone, tenor
Tom Rainey
drumsb.1957

David Binney
saxophone, altob.1961

Donny McCaslin
saxophone, tenorb.1966
Anche in veste di compositore ha sviluppato progetti con multiformi sintesi di jazz contemporaneo, musica classica e libera improvvisazione. In quest'intervista ci parla dei suoi ultimi lavori e rievoca i momenti centrali della sua carriera.
All About Jazz: Hai appena pubblicato il doppio album Dolphyology, dove interpreti, da solo alla chitarra acustica, le composizioni di

Eric Dolphy
woodwinds1928 - 1964
Samo Salamon: L'idea è nata due anni fa col primo lockdown. Tutti erano chiusi in casa e io trascorrevo le giornate suonando per ore la mia chitarra acustica, insegnando on line e ascoltando musica di ogni tipo. Tra le cose che ascoltavo di più c'era Eric Dolphy, che ho sempre amato come strumentista e come compositore. Ho iniziato a così interpretare i suoi brani sulla chitarra. Mi sono appassionato ed è nata l'idea di un progetto organico comprendente tutte le sue composizioni.
AAJ: Ho notato che recentemente suoni molto la chitarra acustica. C'è un motivo particolare?
SS: ? vero. Negli ultimi due anni ho suonato molto lo strumento acustico, come nelle collaborazioni in duo con

Hasse Poulsen
guitar, acoustic
Francois Houle
clarinetAAJ: Il duo con il chitarrista danese Hasse Poulsen è documentato dal disco String Dancers. L'ho molto apprezzato per la ricchezza con cui spaziate da atmosfere liricamente folk a marcate improvvisazioni free. Ce ne puoi parlare?
SS: Conosco da tempo la musica di Hasse Poulsen, uno dei miei chitarristi europei preferiti. Nel corso degli anni abbiamo suonato con le stesse persone ma mai insieme, ad esempio con

Tom Rainey
drumsb.1957

Tim Berne
saxophone, altob.1954

Tony Malaby
saxophone, tenorAAJ: Altri risultati di questi due anni pandemici sono stati Common Flow e Rare Ebb che ti vedono in trio col trombettista Igor Matkovi? e col batterista

Kristijan Krajncan
celloSS: Sono due giovani musicisti sloveni davvero bravi e abbiamo suonato spesso assieme. ? stato un progetto articolato con dieci mie composizioni arrangiate per due differenti formazioni. In particolare, nel primo CD Igor suona la tromba, Kristijan la batteria ed io la chitarra acustica mentre nel secondo Igor resta alla tromba ma io passo a suonare il basso elettrico e Kristijan il violoncello. Trovo che è una band fantastica per suonare dal vivo come abbiamo fatto al festival di Gorizia nello scorso mese di ottobre.
AAJ: Restando a parlare dei tuoi partners, è il caso di ricordare la lunga collaborazione che intrattieni con

Achille Succi
clarinetb.1971

Roberto Dani
drumsSS : Ho incontrato Achille tramite il batterista

Zlatko Kau?i?
drumsAnche Roberto è un musicista e una persona davvero speciale. Ha un approccio percussivo personale e un carattere gioviale che è poi importante quando si va in tour. Ho suonato molto anche con lui e ogni volta ne apprezzo le doti. Grazie a loro ho conosciuto

Stefano Battaglia
pianob.1965

Gianluca Petrella
tromboneb.1975

Ares Tavolazzi
bass
AAJ: ? sempre più difficile trovare spazi per la musica improvvisa vero?
SS : Direi dovunque in Europa, soprattutto se è musica completamente improvvisata. In quest'ambito uno dei massimi in Europa è il violinista

Szilard Mezei
violab.1974
AAJ: Ti ha influenzato in qualche modo la musica tradizionale dei Balcani?
SS : Qualcosa forse quand'ero adolescente. Ascoltavo molto quei pezzi a tempo dispari del folk macedone e della musica gitana della Serbia. Sono cose che amo ancora ascoltare come faccio con tantissima altra musica: dal metal dei Meshuggah al rock in generale, dal blues a tutti i tipi di jazz, fino alla classica. In generale amo esplorare cose molto diverse, spesso poco conosciute.
AAJ: E cosa ascolti in questo periodo?
SS: Molto

Bill Frisell
guitar, electricb.1951

Ornette Coleman
saxophone, alto1930 - 2015

Paul Motian
drums1931 - 2011
AAJ: The Penguin Jazz Guide di Brian Morton e Richard Cook ha incluso il tuo Ornethology tra i migliori mille album della storia del jazz. Cos'hai da dire?
SS : ? un fatto curioso perché è stato il mio primo album e sono rimasto sorpreso quando Brian Morton mi ha comunicato la notizia: "Davvero? Credevo fosse un buon disco ma non molto di più." ? stato certamente un grande privilegio e un onore essere in una lista che comprende

Charlie Parker
saxophone, alto1920 - 1955

Miles Davis
trumpet1926 - 1991

Duke Ellington
piano1899 - 1974
AAJ: Parlaci dei tuoi inizi musicali
SS : Ho iniziato a studiare chitarra classica all'età di sei anni ma a quattordici ero ormai stufo perché avevo approcciato le forme del blues e le musiche di Beatles, Dire Straits, Metallica, Red Hot Chili Peppers eccetera. Un giorno il mio insegnante di chitarra mi prestò un album di

Ralph Towner
guitarb.1940

Pat Metheny
guitarb.1954

Mike Stern
guitarb.1953

John Scofield
guitarb.1951

Wes Montgomery
guitar1923 - 1968

Jim Hall
guitar1930 - 2013

Charlie Christian
guitar, electric1916 - 1942
AAJ: Parliamo dei tuoi due mentori. Il primo è stato

Zlatko Kau?i?
drums
John Scofield
guitarb.1951
SS : Zlatko m'invitò a suonare nei suoi Kombos didattici e con lui ho iniziato a improvvisare. ? stato il primo a farmi conoscere la musica di

Ornette Coleman
saxophone, alto1930 - 2015
AAJ: Com'è Scofield nella dimensione privata?
SS: Quando hai 18/19 anni musicisti come lui sono per te degli eroi, li metti in un piedistallo. Era quindi buffo vederlo nella dimensione quotidiana, ad esempio la mattina in pigiama a prepararsi il caffè. Musicalmente parlando, passa anche lui molto tempo a praticare, ogni giorno.
AAJ: Ci sono altri musicisti americani con cui ti senti connesso in modo particolare?
SS: Il sassofonista

David Binney
saxophone, altob.1961

Tony Malaby
saxophone, tenor
Gerald Cleaver
drumsb.1963

Tom Rainey
drumsb.1957

Drew Gress
bassb.1959

Donny McCaslin
saxophone, tenorb.1966

Loren Stillman
saxophone, altob.1980

John O'Gallagher
saxophone, altob.1964

John O'Gallagher
saxophone, altob.1964
AAJ: Hai dei progetti in corso?
SS : Sarà un anno impegnativo per me. In aprile usciranno due nuovi album. Il primo è un duo con

Sabir Mateen
saxophone, tenorb.1951

Emanuele Parrini
violin
Marco Colonna
clarinet, bassb.1978

Silvia Bolognesi
bass, acoustic
Arild Andersen
bass, acousticb.1945

Bob Moses
drumsb.1948
AAJ: Oh, che bella notizia. ? tanto che non sento parlare di Bob Moses...
SS: Si, abbiamo un tour di quindici date in ottobre, con alcuni concerti italiani.
AAJ: Per quanto riguarda l'orchestra, dove avete registrato, in Slovenia?
SS: No. ? stato un progetto a lunga distanza ma se lo ascolti non te ne accorgi assolutamente. Mi sono occupato del missaggio ed è venuto davvero bene.
AAJ: Ultima domanda. Cosa fai quando non suoni?
SS: Insegno in una scuola di musica, qui nella mia città, ogni pomeriggio dalle due alle otto. Poi mi piace cucinare, ascoltare musica e leggere. Leggo molti libri ma non mi piacciono gli e-reader. Ho bisogno del testo in forma cartacea.
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Bill Frisell
Ornette Coleman
Paul Motian
Charlie Parker
Miles Davis
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Ralph Towner
Pat Metheny
Mike Stern
John Scofield
Wes Montgomery
Jim Hall
Charlie Christian
Ornette Coleman
Gerald Cleaver
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John O'Gallagher, {{Tyshawn Sorey
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