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Nick Fraser: Too Many Continents
By
Nick Fraser
drumsb.1976

Kris Davis
pianob.1980

Tony Malaby
saxophone, tenorLa musicalità di Fraser spazia da un jazz avanzato contemporaneo fino alla free music più rischiosa. ? di questa seconda specie il corpo sonoro di Too Many Continents. E allora, come spesso accade, si torna a questioni di fondo che riguardano queste musiche ibride, onnivore, polivalenti.
Quali sono i codici antecedenti che le ispirano? Quali strategie si possono individuare per sintonizzarsi con le divagazioni apparentemente infinite di queste conversazioni? A ben vedere, è più influente qui la musica europea di quella di tradizione afroamericana: gli sviluppi improvvisati sorgono da pochi elementi isolati, che si coagulano via via in diverse direzioni.
Spesso figure ritmiche frammentate suggeriscono climi, pronunce, exploits. L'astrazione prevale sulla narrazione e su strutture cicliche. Malaby, ad esempio, si serve sia delle eruzioni di un

Evan Parker
saxophone, sopranob.1944

Steve Lacy
saxophone, soprano1934 - 2004
"Also" riscalda le atmosfere allucinate toccando le corde della ballad e si propone come l'episodio migliore.
Il difetto del disco sta in una certa monotonia, che sembra quasi programmatica. In ogni caso, magistrali le qualità strumentali dei tre. ">
Track Listing
Too Many Continents; Recovered as Granted (Sketches 28 & 27); I Needed It Yesterday; Also; Nostalgia for the Recent Past; Sketch #25; There'll Be More Dreams to Come.
Personnel
Nick Fraser
drumsNick Fraser: batteria; Tony Malaby: sassofono (tenore, soprano); Kris Davis: piano.
Album information
Title: Too Many Continents | Year Released: 2016 | Record Label: Clean Feed Records
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