" data-original-title="" title="">Paolo Angeli, che ha presentato il suo ultimo lavoro, Rade, in solo con la sua ben nota chitarra sarda preparata: musiche originali, che in alcuni casi traevano ispirazione dalla musica tradizionale sarda, e con testi anch'essi tratti da poeti isolani. Ma, come sempre accade per Angeli, ne �� uscito qualcosa di totalmente personale e inclassificabile: una musica multicolore, incredibilmente ampia per essere prodotta da un solo musicista, che a momenti, grazie all'uso dell'elettronica, si impennava avvolgendo l'auditorio come in un abbraccio. A ci�� si aggiunga la bellezza dell'assistere alla produzione dei suoni attraverso il singolare e affascinante strumento (che al termine Angeli ha sommariamente spiegato, rivelando anche che ne �� in corso di realizzazione un ulteriore sviluppo) e la presenza scenica dell'artista, che con divertita ironia ha presentato i brani e raccontato simpaticissimi aneddoti legati alla loro storia, e si capir�� perch�� il pubblico, piuttosto ampio, abbia continuato a richiamarlo in scena pi�� volte. Un artista unico, Angeli, e non solo del panorama italiano—infatti si esibisce pi�� all'estero che in patria—che dobbiamo ringraziare la sorte di averci regalato.

Il giorno successiva �� stata la volta di Blastula Scarnoduo, ovvero della cantante e attrice Monica Demuru e del batterista