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Artchipel Orchestra al Blue Note Milano

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Courtesy Roberto Priolo

By Paolo Peviani
April 16, 2025
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Top Jazz Concert—Artchipel Orchestra
Blue Note
Milano
1 aprile 2025

Per una volta parliamo della concorrenza: Musica Jazz. Rivista che quest'anno compie ottant'anni (�� stata fondata nel 1945) e che dal 1982, con il referendum Top Jazz cui partecipano critici e addetti ai lavori, premia i migliori musicisti del jazz nazionale.

Per celebrare gli artisti che si sono messi in luce nel referendum 2024, il Blue Note ha ospitato un concerto dell'

Artchipel Orchestra

" data-original-title="" title="">Artchipel Orchestra diretta da

Ferdinando Farao

drums
b.1959

" data-original-title="" title="">Ferdinando Farao, cui si sono aggiunti nel corso della serata il sassofonista

Roberto Ottaviano

saxophone, soprano
b.1957

" data-original-title="" title="">Roberto Ottaviano, premiato come musicista dell'anno e

Andrea Grossi

bass, acoustic

" data-original-title="" title="">Andrea Grossi (contrabbasso),

Monique Chao

band / ensemble / orchestra

" data-original-title="" title="">Monique Chao (direzione e pianoforte),

Danilo Gallo

bass, acoustic
b.1972

" data-original-title="" title="">Danilo Gallo (qui alla balalaika bassa), segnalati in diverse categorie.

Al netto di qualunque considerazione sui premi in ambito artistico (l'atteggiamento comune �� che fanno curriculum quando si vincono, non contano nulla quando si perdono), indubbiamente i nomi che emergono dal Top Jazz sono un indicatore dello stato di (buona) salute e delle tendenze del jazz italiano.

Come si conviene in queste situazioni, la serata si �� sviluppata in un clima allegro e festoso, tra brani originali di Ferdinando Fara�� ("To Lindsay"), un bolero dagli echi orientali volutamente sfilacciati scritto e diretto da Monique Chao e composizioni risalenti agli anni '70 ("God Song" di

Phil Miller

guitar
1949 - 2017

" data-original-title="" title="">Phil Miller con i testi di

Robert Wyatt

drums

" data-original-title="" title="">Robert Wyatt, "Kings and Queens" dei

Soft Machine

band / ensemble / orchestra
b.1966

" data-original-title="" title="">Soft Machine), rivisitati con arrangiamenti scintillanti in chiave jazz contemporaneo.

Chiusura di concerto con "Big Orange," brano dedicato a

Pip Pyle

" data-original-title="" title="">Pip Pyle, quasi a sottolineare ancora una volta la diretta discendenza artistica dell'Artchipel dalla scena di Canterbury.

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