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Ferdinando Romano 4tet al Pinocchio

Courtesy Annamaria Lucchetti
La musica ha ripreso dal vivo mood e composizioni del disco, mostrandone dal vivo tutta la complessità, non solo attraverso l'immersione nelle rarefatte atmosfere elettriche, ma facendo cogliere la difficoltà di dargli corpo, a fronte della frammentazione delle composizioni e della difficile gestione dei suoni. Quello di Invisible Painters è infatti un sofisticato esperimento di unificazione di raffinate sonorità acustiche e ricercati suoni elettronici, con le prime provenienti soprattutto dai clarinetti di

Federico Calcagno
clarinetb.1995

Evita Polidoro
drumsValentin Gerhardus
piano
Elias Stemeseder
synthesizerb.1990
Gli esiti, al netto di qualche pausa troppo accentuata e (nella prima parte) una lieve sottovalorizzazione di Calcagno, sono stati come nel disco originali e interessanti: una musica riflessiva e a tratti onirica nella quale si innestavano gli interventi dei clarinetti ora lirici, ora elegantemente contemporanei e della batteria perlopiù sottili, con stridor di pelli, ma qua e là anche imperiosi e propulsivi, a dare consistenza materica ai sospesi suoni elettronici. Con un procedere che è cresciuto progressivamente in consistenza e trasporto, quasi che il discorso, reso complesso dalla varietà di timbri con cui operare, prendesse sempre più scioltezza via via che i quattro lo sviluppavano.
Tangibile dal vivo il modo in cui Romano dirigeva dal centro della scena una musica così articolata, ora dettandone i tempi dal contrabbasso, ora cambiando gli scenari effettuando scelte diverse all'elettronica. Non meno interessante l'apporto della Polidoro, quasi una variabile libera appostata ai margini e pronta ad aggiungere alla musica elementi giustamente dissonanti. Poliedrico ai suoi vari strumenti Gerhardus, mentre Calcagno come sempre brillantissimo nei suoi interventi è sembrato un po' troppo vincolato, laddove una maggiore libertà d'intervento avrebbe forse permesso di valorizzare maggiormente i bellissimi timbri dei clarinetti.
Immerso in questo singolare mix di suoni e di stili, oscillanti tra ambient e camerismo contemporaneo, jazz ed elettronica, il pubblico è parso felicemente affascinato e ha tributato alla formazione un caloroso successo.
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Live Review
Ferdinando Romano
Neri Pollastri
Italy
Florence
Federico Calcagno
Evita Polidoro
Valentin Gerhardus
Elias Stemeseder
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