Home » Articoli » Catching Up With » Igor Butman: dalla Russia con Jazz.
Igor Butman: dalla Russia con Jazz.

La mia generazione e quelle future hanno l'opportunità e il dovere di rendere la musica jazz più aperta e popolare
Igor Butman
saxophone, tenorb.1961
All About Jazz: Hai suonato con musicisti del livello di

Dave Brubeck
piano1920 - 2012

Lionel Hampton
vibraphone1908 - 2002

Wynton Marsalis
trumpetb.1961

Pat Metheny
guitarb.1954
Igor Butman: Sono stati tutti importanti. Mi sento molto fortunato ad aver avuto l'oppurtinità di incontrare musicisti che sono entrati nella storia della musica e di aver potuto collaborare con alcuni di essi. Ricordo la prima volta che ho ascoltato Dave Brubeck: è stato così emozionante. Ho anche incontrato

David Bowie
vocals1947 - 2016
A livello di ispirazione, uno dei musicisti più determinanti per me è stato

Grover Washington, Jr.
saxophone1943 - 1999

Gary Burton
vibraphoneb.1943

Chick Corea
piano1941 - 2021
AAJ: La contaminazione tra jazz e musica classica e gli scambi fra diverse tradizioni musicali sono sempre state le fondamenta della tua musica. Come consideri il livello attuale di fusione fra diversi generi e culture musicali?
IB: Stiamo ottenendo molto su questo fronte ma c'è ancora tanto da fare per unire le persone e le culture attraverso la musica. Dobbiamo aprire le nostre menti al mondo perché non esistono peggiori barriere di quelle invisibili. Innanzitutto, ognuno deve esplorare a fondo la propria musica. Bisogna riuscire a trasmettere qualcosa di interessante e di speciale. Questo vale soprattutto per il jazz, che è un genere musicale fondato sulla libertà di spirito e in cui l'elemento improvvisativo è fondamentale. Anche l'esecuzione musicale deve poi essere di un livello altissimo. Per esserci dialogo, ognuno deve diventare maestro nella propria arte. Solo così ci potrà essere fiducia fra i musicisti, che potranno credere profondamente in quello che ascoltano e aggiungere qualcosa di speciale alla musica altrui. La mia generazione e quelle future hanno l'opportunità e il dovere di rendere la musica jazz più aperta e popolare.
AAJ: Qual è il messaggio che vuoi trasmettere attraverso la tua musica?
IB: Il messaggio è che la vita è meravigliosa. Si tratta di un messaggio semplice quanto importante. Lo abbiamo imparato nelle fasi più critiche della pandemia. Prima era come se tutti noi stessimo dando troppe cose per scontate. Ora è diverso. Oggi le persone tendono a godersi con semplicità ciò che hanno: l'amore, l'amicizia, la musica e la cultura.
AAJ: Com'è stato tornare a suonare dal vivo con altri musicisti e di fronte al pubblico dopo un periodo così terribile delle nostre vite?
IB: ? straordinario. Ogni volta che salgo sul palco penso a quanto io sia fortunato ad avere ancora la possibilità di condividere le emozioni che mi dà la musica con il pubblico e con altri musicisti. ? il mio modo di rendere felici le persone ed è un qualcosa che mi dà speranza in un futuro migliore per tutti.
AAJ: Nel corso degli anni, hai contributo enormemente a rendere internazionale il contesto musicale del tuo Paese. Qual è lo stato attuale della scena jazz in Russia?
IB: In Russia ora ci sono più concerti e festival rispetto al passato e c'è un numero sempre maggiore di giovani interessati a imparare a suonare il jazz. Ciò nonostante, abbiamo ancora la necessità di superare certi limiti nel sistema di insegnamento della musica, dal quale il jazz è quasi totalmente escluso. Dal 2019 ricopro il ruolo di Direttore della prima accademia di jazz nella storia della Russia. Prima di questo mio incarico, l'accademia era una scuola in cui si studiavano prevalentemente gli strumenti a fiato, con un approccio molto classico per giunta. Io ho trasformato la scuola in un accademia di jazz e sto cercando di renderla il più possibile aperta e accessibile. L'intento è quello di avvicinare le nuove generazioni alla musica jazz.
AAJ: Riguardo il futuro imminente, cos'hai in programma? Su cosa stai lavorando in particolare?
IB: Il mio nuovo album è uscito da poco ma ho molto materiale registrato negli ultimi sette anni. Devo andare in studio, aggiungere gli assoli e completare questi miei lavori sospesi per vari motivi.
Tags
Catching Up With
Igor Butman
Emmanuel Di Tommaso
wynton marsalis
Dave Brubeck
Lionel Hampton
pat metheny
David Bowie
Grover Washington Jr.
Gary Burton
Chick Corea
Oleg Akkuratov
Fantine
Comments
PREVIOUS / NEXT
Support All About Jazz
