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Franco D'Andrea: Sketches of the 20th Century
ByFranco D'Andrea
pianob.1941
D'Andrea parlava di questo progetto da qualche anno, dopo l'incontro con il compositore, orchestratore e pianista Eduardo Rojo, nel 2015, quando il musicista spagnolo si aggiudicò per la prima volta il Barga Jazz Contest con il suo lavoro di arrangiamento e orchestrazione del brano "Ambleside" di

John Taylor
piano1942 - 2015
Dunque, da questa collaborazione, che ha le caratteristiche di un'autentica empatia, scaturiscono gli schizzi del Ventesimo secolo. Particolarmente dagli stimoli della prima metà del secolo, ricchissima, che parte dalla scuola viennese di Sch?nberg, Berg e Webern, il cui rigore audace nell'aprire scenari sonori e costruire linguaggi inediti ha sempre affascinato D'Andrea. Il musicista guarda però anche a Stravinskij e di scorcio a un personaggio atipico e geniale come Erik Satie. Naturalmente, alle suggestioni successive di Darmstadt: Stockhausen, Boulez, Berio. Rojo, che alla solida e articolata preparazione in campo jazz coniuga una formazione accademica, si rivela il personaggio chiave per sviluppare scenari in cui questi due universi si incontrano.
Il discorso non è nuovo: nella storia del jazz è passato con varie fortune dalle celebri teorizzazioni di

Gunther Schuller
composer / conductor1925 - 2015

Charles Mingus
bass, acoustic1922 - 1979

Jimmy Giuffre
clarinet1921 - 2008

George Russell
composer / conductor1923 - 2009

Gil Evans
composer / conductor1912 - 1988

Miles Davis
trumpet1926 - 1991
Abbiamo tracciato qualche analogia di riferimento, ma in questo caso siamo di fronte a un'operazione che assume connotati diversi e nuovi. Come potrebbe essere diversamente, vista l'inclinazione di D'Andrea alla scoperta, all'utilizzo di materiali della storia e della tradizione, per costruire mappe insolite e personali? Qui già cambia l'impostazione di base del lavoro, che nasce dalla concezione del pianista italiano, intervallare, ritmica, improvvisativa. Esistenziale, verrebbe da dire. Concezione che è affidata all'elaborazione orchestrale di Rojo.
Il Novecento del titolo è dunque solo uno degli elementi, nel quale altri si innestano e al quale si intrecciano in modo dialettico. Gli intervalli, l'esplorazione delle aree intervallari che introducono un clima, un carattere, un'occasione narrativa. L'improvvisazione, come è stata sviluppata nel mondo del jazz, con riferimenti a grandi modelli quali sono Ellington, Monk, Tristano. La qualità ritmica, che si alimenta dell'incontro tra Africa e America, anche in questo caso visto come uno scorcio molto personale di D'Andrea. Tutto ciò si trasmette in modo esemplare nell'incontro con la scrittura di Rojo.
Il prodigio, naturalmente, sta nel risultato. Questi ingredienti, di non facile fusione, trovano pulsante amalgama in Sketches of the 20th Century. Una lunga gestazione, condotta a distanza, in buona parte nel periodo della clausura da pandemia, ha portato al risultato straordinario di questa musica, presentata alla Casa del Jazz di Roma lo scorso giugno e ora su CD. Felice è anche la scelta dell'organico strumentale, con otto musicisti dell'area jazz che si affiancano a D'Andrea, tra cui alcuni già importanti collaboratori del pianista. A questi, si associano i musicisti del Parco della Musica Contemporanea Ensemble: un quartetto d'archi, flauto, trombone basso, clarinetto basso, percussioni.
I due organici, sotto la direzione di Tonino Battista, lavorano in stretta connessione, rivelando ancora una volta come D'Andrea e Rojo abbiano trovato una splendida corrispondenza tra intenzione e risultato. Il corpus di brani è abbondante e in buona parte racchiude già nei titoli l'impostazione intervallare di D'Andrea. Spesso, secondo modalità già praticate in precedenza, si parte dall'intervento introduttivo di uno strumento, che disegna il climax iniziale del pezzo. Così il pianoforte di D'Andrea traccia gli incroci intervallari di "Triadic Fragments," il contrabbasso di


Tino Tracanna
saxophone, tenor
Roberto Gatto
drumsb.1958
La ricchezza e pregnanza degli episodi, lo strettissimo dipanarsi di arrangiamenti e parti improvvisate in articolazioni ritmiche, timbriche e prospettiche, rende ridondante una nostra descrizione dettagliata e ardua la scelta selettiva. Una segnalazione, senz'altro soggettiva, va al corpus di brani che scorre da "Interlude 1" (insieme a "Interlude 2" la coppia di brani interamente scritta) a "M2 (New Version)." Con la presenza di "Altalena," senza dubbio tra i pezzi che restano più impressi, nella propria perfetta eppure spericolata alternanza di Africa, Novecento e Improvvisazione. Così come gli insiemi, sono tutti encomiabili gli apporti dei solisti, anche quelli non già citati. Un lavoro da collocare non solo tra le cose rimarchevoli di D'Andrea, ma accanto alle finezze orchestrali di Gil Evans e George Russell. O in una selezione di eccellente musica contemporanea.
Album della settimana. ">
Track Listing
Triadic Fragments; P5; Augmented Area; C Lydian; Interlude 1; m2+M7 (new Version); Altalena; Diminished Area 1 Expl; M2 (New Version); Six Bars; Interlude 2; Pelog Area; M6.
Personnel
Franco D'Andrea
pianoGianni Oddi
saxophone, altoAchille Succi
clarinetTino Tracanna
saxophone, tenorMirko Cisilino
trumpetFrancesco Lento
trumpetFederico Pierantoni
tromboneGabriele Evangelista
bassRoberto Gatto
drumsFilippo Fattorini
violinMaria Teresa De Sanio
violinLuca Sanzò
violaElisa Astrid Pennica
celloManuel Zurria
flutePaolo Ravaglia
clarinet, bassFlavio Tanzi
percussionEduardo Rojo
arrangerAdditional Instrumentation
Tino Tracanna: soprano sax; Eugenio Renzetti: bass trombone; Tonino Battista: direction.
Album information
Title: Sketches of the 20th Century | Year Released: 2023 | Record Label: Parco Della Musica
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