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Marco Pesatori, sotto le stelle del jazz

L’astrologia è jazz… l'astrologo improvvisa, in una interpretazione che ti legge il cuore e l'anima e ti riporta a te, come succede proprio con il jazz
Marco Pesatori
All About Jazz: Ne "Il Trigono del Sole," il tuo primo romanzo pubblicato da Feltrinelli lo scorso ottobre 2016 e già best seller di successo, racconti la tua Milano degli anni '70 con un "incalzante ritmo di jazz." Il jazz è molto presente, tra quelle pagine e, da sempre, nei tuoi personali ascolti. Che rapporto hai con questo genere musicale?
Marco Pesatori: Incontro il jazz fin da ragazzino, nel 1967, quando avevo quattordici anni e in quell'estate inizia il lungo infinito ascolto dei dischi di jazz che ancora non è terminato, soprattutto nelle estati a Urbania con decine e decine di longplaying che il nostro gruppo acquistava -ora l'uno ora l'altro -anche grazie ad alcuni amici veri collezionisti (e suonatori) che erano già a loro volta amici di famosi jazzisti, ad esempio

Paul Gonsalves
saxophone, tenor1920 - 1974

Duke Ellington
piano1899 - 1974

Don Byas
saxophone, tenor1912 - 1972

Kenny Wheeler
flugelhorn1930 - 2014

Miles Davis
trumpet1926 - 1991

Earl Hines
piano1903 - 1983

Chet Baker
trumpet and vocals1929 - 1988

Archie Shepp
saxophone, tenorb.1937
AAJ: In particolare ne "Il Trigono del Sole" racconti di una cena silenziosa ai tavoli del Capolinea, il tempio del jazz milanese di quegli anni, con

Sun Ra
piano1914 - 1993
MP: L'incontro con

Sun Ra
piano1914 - 1993

Miles Davis
trumpet1926 - 1991

Charles Mingus
bass, acoustic1922 - 1979

Jimmy Owens
trumpetb.1943

Dizzy Gillespie
trumpet1917 - 1993

Cecil Taylor
piano1929 - 2018
AAJ: E l'incontro con

John Cage
composer / conductor1912 - 1992
MP: Con Cage ero più grande, diciamo un cinque-sei anni dopo, dato che lavoravo con Gianni Sassi che aveva creato l'etichetta Cramps che pubblicava Cage e quindi è successo più di una volta di avere a che fare con lui, che era una luce sorridente, lenta dolce e silenziosa, in una Milano in cui era ancora possibile avere idee folli per la testa e realizzarle.
AAJ: Com'era la scena del jazz in quel periodo a Milano e quali sono stati i concerti o gli incontri con musicisti di jazz che ricordi?
MP: Non posso ricordarmi tutti i concerti, perché in quel periodo che va tra il 1968 e il 1978 avrò assistito a un centinaio di concerti... di tutti i grandi, tranne Coltrane che non ho mai visto... nominarli tutti sarebbe impossibile, mi limito a dirtene tre tra quelli che mi sono rimasti impressi in modo indelebile: Charlie Mingus al Lirico e al Castello Sforzesco (ho un aneddoto fantastico con Mingus -io ero con Arrigo Polillo, direttore di Musica Jazz -che ho scritto nel mio libro "Astrologia per Intellettuali"). La serata nella rassegna del Teatro Lirico del 1969 con il quintetto o sestetto di Miles Davis con

Dave Holland
bassb.1946

Wayne Shorter
saxophone1933 - 2023

James Moody
woodwinds1925 - 2010

Archie Shepp
saxophone, tenorb.1937

Chick Corea
piano1941 - 2021
AAJ: Hai lavorato per diversi anni con Gianni Sassi, imprenditore visionario e produttore discografico di musicisti come Area, Finardi, Battiato, Skiantos e molti altri. Cosa ricordi di quell'esperienza?
MP: L'esperienza con Sassi è stata la formazione più importante della mia vita fino a quel periodo, diciamo il mio maestro dei 25 anni. Con Sassi sono venuto al mondo, per me lui era un fratello maggiore, un padre, mi voleva molto bene, avevamo una meravigliosa sintonia di cuori. Io ero un ragazzino timido e lui probabilmente vedeva in me quello che lui era stato una quindicina di anni prima. Attraverso Gianni Sassi ho avuto la possibilità di conoscere personaggi meravigliosi dell'arte, della musica e della letteratura, soprattutto i poeti. Il racconto di quel periodo è una parte importante del mio romanzo "Il Trigono del Sole."
AAJ: Molti jazzisti hanno inserito riferimenti astrologici nei loro brani ed album (da "Fifth House" di John Coltrane, a Hora-scope di

Horace Silver
piano1928 - 2014

Don Pullen
piano1941 - 1995

Cannonball Adderley
saxophone1928 - 1975

Jimmy Heath
saxophone, tenor1926 - 2020

Art Blakey
drums1919 - 1990
MP: L'astrologia è jazz. Il tema natale, lo dice la parola stessa, è un tema su cui l'astrologo improvvisa, in una interpretazione che ti legge il cuore e l'anima e ti riporta a te, come succede proprio con il jazz. ? come una liana che ti arriva dritta, tu la prendi al volo e attacchi a volare per la foresta e chi non capisce, chi razionalizza, chi studia troppo, chi non si lascia andare al volo, perde la magia, dimentica l'entanglement con il creato, è meglio che si metta a fare le parole crociate al parco Ravizza in attesa che ripassi la primavera. A proposito di jazz e astrologia,

Mary Lou Williams
piano1910 - 1981

Sun Ra
piano1914 - 1993
AAJ: Un po' di anni fa hai scritto "Sotto il segno del pallone," un libro in cui poni l'astrologia al servizio del calcio e tracci le relazioni virtuose tra segni zodiacali e ruoli calcistici. ? possibile fare lo stesso con i musicisti di jazz? Ad esempio, c'è u segno che accomuna sassofonisti, pianisti o trombettisti?
MP: I più grandi sassofonisti sono del segno della Vergine, quando uno ti dice che è della Vergine, anche se è una vecchietta di novant'anni, dalle in mano un sax contralto o un tenore e vedrai.

Charlie Parker
saxophone, alto1920 - 1955

Lester Young
saxophone1909 - 1959

John Coltrane
saxophone1926 - 1967

Sonny Rollins
saxophoneb.1930

Wayne Shorter
saxophone1933 - 2023

Cannonball Adderley
saxophone1928 - 1975

Art Pepper
saxophone, alto1925 - 1982

John Surman
saxophoneb.1944

Gerald Albright
saxophone, alto
Marion Brown
saxophone, alto1931 - 2010

Dave Liebman
saxophoneb.1946

Branford Marsalis
saxophoneb.1960

Bennie Maupin
woodwindsb.1940

Ornette Coleman
saxophone, alto1930 - 2015

George Coleman
saxophone, tenorb.1935

Jan Garbarek
saxophoneb.1947

Dexter Gordon
saxophone, tenor1923 - 1990

Charles Lloyd
saxophoneb.1938
AAJ:Accanto agli aspetti sociologici e antropologici, c'è una correlazione fra i transiti planetari e il percorso evolutivo del jazz nella seconda metà del '900?
MP: Ho scritto un bel libro su questo che si intitola "Astrologia del Novecento," che tutti i bravi studenti di questa meravigliosa disciplina dovrebbero studiare... si, c'è correlazione precisa... e impressionante, anche se io mi fermo alla metà degli anni settanta...poi il jazz subisce una involuzione spaventosa... con Plutone in Bilancia!
AAJ: Non posso esimermi dal chiederti se è possibile ipotizzare come sarà per il jazz l'anno che verrà o quali sono le tendenze in arrivo per il prossimo futuro.
MP: Il jazz per l'anno che verrà con Giove in Bilancia e Saturno in Sagittario sarà cosmico, elegante, ufologico, extraterrestre, caldo, potente, celeste e celestiale, ininterrotto, finalmente erotico (non c'è più nulla di erotico in giro, è ora di finirla con questa noia mortale), suonato sugli autobus della circonvallazione che al posto della pubblicità delle compagnie telefoniche girano per la città con la foto santificata di Sun Ra lungo tutto la fiancata... voilà!
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Dave Holland
Wayne Shorter
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Chick Corea
Horace Silver
Don Pullen
Cannonball Adderley
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Mary Lou Williams
Charlie Parker
Lester Young
John Coltrane
Sonny Rollins
Art Pepper
John Surman
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Dave Liebman
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Jan Garbarek
Dexter Gordon
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