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Mantova Jazz Festival 2024

Courtesy Rocco Delillo
Teatro Ariston, Auditorium Monteverdi
Mantova Jazz 2024
Mantova
11 ottobre16 novembre 2024
Il Mantova Jazz Festival conferma la sua rilevanza tra le rassegne autunnali italiane continuando a selezionare proposte d'alto profilo nel panorama nazionale e internazionale. Il festival prende il nome da Roberto Chiozzini, storico fondatore negli anni cinquanta del Circolo Jazzistico Mantovano, ed è quest'anno dedicato a Enzo Galetti, l'inseparabile partner che ha concorso a formare la cultura jazzistica cittadina. Una tradizione che alimenta il presente e continua a ottenere ampio successo di pubblico.
La formula di quest'anno era "Altre ricette per un mainstream progressivo" proseguendo nell'esplorazione della passata edizione. I cinque concerti hanno presentato il piano solo di

Fred Hersch
pianob.1955

Peter Erskine
drumsb.1954

Simone Guiducci
guitar, acousticb.1962

Ralph Alessi
trumpetb.1963

Donny McCaslin
saxophone, tenorb.1966
Federico Negri
drums
Taylor Eigsti
piano11 ottobre
L'inaugurazione del cartellone, al Teatro Ariston, è spettata al gruppo di Peter Erskine, con
Bob Mintzer
saxophoneb.1953

Alan Pasqua
pianob.1952

Darek Oles
bassb.1963

Yellowjackets
band / ensemble / orchestrab.1977

Weather Report
band / ensemble / orchestra
Tony Williams
drums1945 - 1997

David Baker
trombone1931 - 2016
26 ottobre
Com'è tradizione del festival, erano di scena due gruppi italiani: il quartetto di Federico Negri e il Gramelot Ensemble di Simone Guiducci. Il primo gruppo ha aperto la serata all'Auditorium Monteverdi presentando i brani del suo disco My Quiet Place. Sul palco il pianista
Alfonso Santimone
pianoPaolo Birro
piano
Manuel Caliumi
saxophone, altoMartino De Franceschi
bass, acousticIl prezioso apporto armonico di Santimone ha contribuito al sofisticato lirismo della musica, che sa anche essere ricca di drive nella relazione tra l'incalzante e vorticoso drumming del leader, il pulsante basso di De Franceschi e l'eloquio avventuroso di Caliumi. Quest'ultimo continua a impressionare per la bella voce strumentale ed i fervidi interventi. Del set ricordiamo ancora le radiose atmosfere di "Castle," l'intima ballad "Lou" (con un cantabile assolo di contrabbasso) e "Big Boat," dalla smagliante tensione ritmica che ha concluso il set tra forti applausi.
Il secondo set ha presentato il Gramelot Ensemble di Simone Guiducci, tornato in scena dopo una decina d'anni di assenza. L'ensemble ha quasi trent'anni di vita, inciso una decina di album, ed ha mantenuto intatto il nucleo identitario, fondato su fascinosi percorsi timbrico-ritmici, che coniugano il jazz con le musiche popolari italiane. Un risultato ottenuto grazie alla leadership di Guiducci e alla stabile relazione artistica con i suoi partner: Ralph Alessi alla tromba,

Achille Succi
clarinetb.1971

Oscar Del Barba
pianob.1968

Fausto Beccalossi
accordionSalvatore Maiore
bass, acousticAndrea Ruggeri
drums
Pat Metheny
guitarb.1954
La freschezza danzante del primo brano ("Ammentos" di Salvatore Maiore) ha dato piena misura del fascino del gruppo, che ha presentato un repertorio nuovo, appena inciso un album di prossima pubblicazione. Le nuove composizioni (il contributo di Del Barba nelle orchestrazioni è stato centrale), mantengono un nucleo cantabile e spaziano tra episodi danzanti o concitati, ed altri lenti e nostalgici. La relazione timbrica tra il clarinetto basso di Succi e la tromba di Alessi è uno degli aspetti attrattivi della formazione, tanto quanto gli innesti di fisarmonica e contrabbasso. Ma non c'è solo l'aspetto timbrico: le improvvisazioni sono pregnanti e spingono molti brani ai confini dell'avanguardia. Un jazz di forte impatto dunque, tanto affascinante quanto incisivo, che trae linfa dall'estro individuale e dalle reciproche relazioni. Di questo ed altro abbiamo parlato con Guiducci in una recente intervista.
31 ottobre
Con il quartetto di Donny McCaslin, una delle espressioni più potenti della contemporaneità ha fatto il suo ingresso a Mantova Jazz. Com'è noto l'organico (con
Mark Guiliana
drums
David Bowie
vocals1947 - 2016
Anche se il nuovo corso è frettolosamente attribuito all'influenza di Bowie, il sassofonista già dal 2012 aveva intrapreso con l'album Casting for Gravity quell'integrazione di generi che trova ora il suo epilogo in I Want More. Accompagnato dal quel geniaccio di

Jason Lindner
keyboards
Tim Lefebvre
bassb.1968

Zach Danziger
drumsSassofonista fantasioso, tra i massimi della sua generazione, McCaslin introduce suoni lancinanti in un fraseggio elettrizzante, sostenuto dai visionari fondali di Lindner e da un'implacabile spinta ritmica. Nel corso del set il gruppo ha alternato brani nuovissimi come "Creedy" ad altri tratti dall'ultimo disco come "Fly My Space Ship" intriso di reggae e il frenetico "Body Blow." Nel bis il clima s'è fatto pacato con un'intensa versione di "Lazarus" dal disco citato di Davis Bowie.
5 novembre
Un plauso agli organizzatori che hanno presentato l'unica data italiana del mini tour di
Fred Hersch
pianob.1955

Kenny Barron
pianob.1943
Il concerto è iniziato con "Akrasia," sua composizione tratta dall'ultimo album ECM Silent, Listening ed è andato avanti per 100 minuti alternando famosi standard (i successivi "O grande Amor" e "Whisper Not," un toccante trittico con "With a Song in My Heart," "I Fall in Love Too Easily" e "This Is Always," fino a "All of Me") a composizioni originali.
Singolare anche in questo, Fred Hersch non è venuto a promuovere il suo ultimo album e la scelta tematica ha spaziato in piena libertà, seguendo il suo flusso di coscienza. In essa affioravano echi di

Lennie Tristano
piano1919 - 1978

Bill Evans
piano1929 - 1980
16 novembre
Il concerto conclusivo della rassegna ha presentato il gruppo di
Taylor Eigsti
pianoTaylor Eigsti ha confermato d'essere un pianista e leader fantasioso. Ha presentato una formazione ridotta rispetto all'ultimo disco, comprendente alcuni dei suoi più intimi collaboratori come il sassofonista

Ben Wendel
saxophone, tenor
Gretchen Parlato
vocals
Casey Abrams
bass
Jonathan Maron
bass, electricTags
Live Review
Angelo Leonardi
Italy
Fred Hersch
Peter Erskine
Simone Guiducci
Ralph Alessi
Donny McCaslin
Federico Negri
Taylor Eigsti
bob mintzer
Alan Pasqua
Darek Oles
Tony Williams
David Baker
Alfonso Santimone
Paolo Birro
Manuel Caliumi
Martino De Franceschi
Achille Succi
Oscar Del Barba
Fausto Beccalossi
Salvatore Maiore
Andrea Ruggeri
pat metheny
Mark Guiliana
David Bowie
Jason Lindner
Tim Lefebvre
Zach Danziger
Kenny Barron
Lennie Tristano
Bill Evans
Ben Wendel
Gretchen Parlato
Casey Abrams
Jonathan Maron
Reggie McNeil
Zack Graybeal
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